Dopo l’approvazione al senato è stato approvato con i voti della maggioranza alla Camera il decreto Agricoltura e quindi convertito in legge e operativo dal momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. Lo rende noto il deputato ferrarese Mauro Malaguti (FdI), componente della Commissione Agricoltura alla Camera, nel commentare che “era dai tempi della riforma agraria del 1950 che un governo non metteva al centro della sua agenda politica un settore primario come quello dell’agricoltura e della pesca”.
Cinquecento milioni sono stati stanziati con interventi mirati a sostegno di un comparto che ha recentemente patito una serie di pesanti difficoltà: dai cambiamenti climatici – con la tropicalizzazione del clima, che hanno portato periodi di siccità o violenti fortunali con grandinate importanti – alle gelate precoci, all’invasione di animali alieni come la cimice asiatica o il granchio blu che ha devastato gli impianti di vongole, “oltre ad alcuni provvedimenti partoriti dall’Europa in ragione di quella ‘green deal’ che ha dipinto l’agricoltore in antitesi con la tutela dell’ambiente”.
“40 milioni per danni della peronospora – elenca Malaguti – 15 milioni per la siccità al sud, sgravi contributivi per i datori di lavoro delle zone alluvionate, 30 milioni per sostenere le imprese colpite dalla Xylella che pur non rappresenta una emergenza ma un problema non risolto, oltre a diversi altri stanziamenti mirati che erano stati già annunciati per il comparto frutta e la moratoria sui mutui per chi ha subito danni oltre al 20% della produzione dell’anno precedente”.
“In un paese come il nostro con la più grande biodiversità e i suoi prodotti di eccellenza – commenta il deputato – la nuova legge, grazie all’impegno del ministro Lollobrigida e del governo Meloni, rimette il settore nel ruolo strategico che da sempre gli compete. Un ruolo che si coniuga da sempre con quel ‘Made in Italy’ spesso invidiato, talvolta copiato ma anche ammirato da tutto il mondo”.
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