Terre del Reno
11 Luglio 2024
La NewCo è pronta ad assumere già da subito una cinquantina di lavoratori sugli attuali 142. Per gli altri si avvieranno, in attesa del completo assorbimento, i necessari ammortizzatori sociali

Salvataggio Tecopress. Assunzioni per cinquanta operai

di Redazione | 3 min

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Terre del Reno. Prosegue il percorso di salvataggio e rilancio della Tecopress di Dosso di Sant’Agostino: il 5 luglio scorso è nata formalmente SirTec, la NewCo di Sira Industrie della famiglia Gruppioni, che ha confermato il via libera all’operazione.

Così, se tutto procederà secondo le attese, da lunedì 29 luglio partirà l’affitto dell’azienda Tecopress da parte della stessa SirTec, con l’impegno vincolante all’acquisto entro un anno. Inoltre, la NewCo è pronta ad assumere già da subito una cinquantina di lavoratori (sugli attuali 142), mentre per gli altri si avvieranno, in attesa del completo assorbimento, i necessari ammortizzatori sociali.

La situazione si è sbloccata anche grazie alla presentazione da parte di Tecopress di un piano di composizione negoziata presso la Camera di Commercio di Ferrara, che ha nominato in qualità di esperto della procedura il dottor Giovanni D’Iapico.

Le novità sono state rese note ieri (mercoledì 10 luglio) a Bologna nel corso del Tavolo di salvaguardia convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Lavoro, Vincenzo Colla, per trovare una soluzione per la fonderia dell’alta pianura ferrarese entrata in crisi nei mesi scorsi.

Al vertice regionale hanno partecipato anche il sindaco del Comune di Terre di Reno, Roberto Lodi, i vertici dell’azienda Tecopress a partire dal presidente, Federico Dondi, SirTec con il presidente di Sira Industrie, Valerio Gruppioni, i rappresentanti di Confindustria Emilia Centro e delle organizzazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Ferrara.

“Si è formalizzato un percorso che resta ancora delicato, ma che dà concrete speranze alla continuità produttiva del sito e alla salvaguardia dell’occupazione: ovvero quelli che erano i nostri obiettivi fin da subito – ha detto Colla -. Per questo la Regione Emilia-Romagna sostiene questa operazione: si tratta di una soluzione industriale vera con una operazione di filiera di qualità. Per questo siamo pronti a mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione, dalle politiche attive per il lavoro alla formazione professionale”.

“È doveroso ringraziare la famiglia Dondi di Tecopress, ma soprattutto Sira Industrie e Gruppioni che ha accettato la sfida nonostante la complessità dell’operazione. Un ringraziamento anche alla disponibilità delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori che hanno compreso lo sforzo e sono pronte a fare la loro parte per raggiungere l’obiettivo: è la conferma che lavorando insieme si possono risolvere anche le vertenze più complicate“, ha proseguito Vincenzo Colla, che ha concluso: “Così si avvia un percorso serio, non privo di ostacoli, che dovrà portare ad aprire una nuova pagina per una azienda dalla storia importante, consentendo di salvare l’attività produttiva e l’occupazione rimanendo sul territorio. Un insediamento in un’area, quella della provincia ferrarese, di grande debolezza dove non ci possiamo permettere di perdere né imprese, né posti di lavoro“.

Sira Industrie Spa di Pianoro, nel bolognese, holding operativa della famiglia Gruppioni, è attiva nei settori industriali della pressofusione di alluminio, dell’automotive, del riscaldamento domestico e dei bus, minibus e veicoli speciali. Il Gruppo consolida un fatturato di 160 milioni di euro, impiega 700 persone ed è presente con unità produttive in 3 continenti.

La crisi di Tecopress era partita a inizio anno con una repentina decisione di licenziare una settantina di lavoratori. Poi, a febbraio, la proprietà dello stabilimento ferrarese aveva annunciato il ritiro dei licenziamenti e l’avvio delle procedure per attivare gli ammortizzatori sociali, dopo un accordo di cassa integrazione stipulato in Regione: questo ha aperto la strada alla ricerca di soluzioni che salvaguardassero il sito produttivo e la continuità occupazionale.
Tecopress, fonderia di pressocolata per la produzione di componentistica, nel corso degli anni post sisma 2012 ha ricevuto contributi dalla Regione Emilia-Romagna per poter tornare in produzione e restare un presidio sul territorio.

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