Attualità
9 Luglio 2024
Dall’avvio del servizio in regione, oltre 230mila gli accessi per la gestione dei casi a bassa complessità, con tempi di attesa medi di 45 minuti

Sanità. Con i Cau code al pronto soccorso ridotte del 15%

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Processo a Estense.com, si va verso la sentenza

Si avvia verso la conclusione il processo intentato dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri al direttore di Estense.com Marco Zavagli. Questa mattina quella che dovrebbe essere l'ultima udienza dibattimentale si aprirà alle 9.30. In aula parleranno gli ultimi testi della difesa

Consegnata la medaglia d’onore ai famigliari di Vassallo

Consegnata la medaglia d'onore: "L'iter per il riconoscimento di questa benemerenza è stato completato dopo un attento esame della documentazione presentata a corredo della relativa istanza e dopo ulteriori approfondimenti condotti da un apposito Comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri"

Pugni e calci alla compagna. Lui attacca: “Tutto un complotto”

Lo accusano di essere stato particolarmente violento e di aver alzato le mani su di lei. Ma lui, sentito ieri (giovedì 6 febbraio) davanti al collegio del tribunale di Ferrara, ha negato tutto definendo "un complotto" quanto gli viene contestato all'interno delle carte processuali

Scuola, si torna quasi al Medioevo

Il 90% dei ragazzi coinvolti nel fallimento formativo sono figli di genitori con scarse risorse economiche, quindi stravolgendo il Merito citato dalla nostra Costituzione si torna all’antico, quasi al medioevo, dove le opportunità per un giovane dipendono dal luogo in cui nasce, dal reddito dei genitori ed anche dal genere

In Emilia-Romagna, da gennaio a maggio 2024, i 42 Centri di assistenza urgenza attivi hanno ridotto la pressione degli accessi in Pronto soccorso del 15,5% per i codici bianchi e del 9% per i codici verdi. Una costante riduzione della pressione sui Ps, dato che solo due mesi fa le stesse percentuali, con un numero inferiore di Cau sul territorio, erano di circa la metà.

E ancora: per il 2024 si prevedono 400mila accessi ai Cau, su un totale di 1,8/2 milioni al Pronto soccorso + Cau.

Se si confrontano i dati gennaio-maggio di quest’anno con quelli dello stesso periodo del 2019 (ultimo anno utile considerato che dal 2020 fino ai primi mesi del 2023 i Ps hanno affrontato l’emergenza Covid), il calo è ancora più consistente: gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto soccorso sono passati, infatti, da 142 a 97 per 1.000 abitanti (-32%). Complessivamente, considerando tutti i codicigli accessi in Ps da gennaio a maggio 2019 erano stati 180 per 1.000 abitanti, contro i 159 dello stesso periodo 2024 (-21%).

E le previsioni sono altrettanto buone, considerando che stanno aumentando i Cau attivi su tutto il territorio regionale: ad oggi sono 42 e saliranno a 50 entro il 2024.

Questo il quadro che emerge dai dati elaborati dalla Regione per valutare l’andamento dell’attività dei Cau, pensati e realizzati per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale dei cittadini. Il bilancio è stato presentato oggi in conferenza stampa a Bologna dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

“La riorganizzazione dell’emergenza urgenza- sottolinea Donini- sta dando i suoi frutti. Nei primi cinque mesi di quest’anno è evidente il calo di accessi in Pronto soccorso a favore, invece, dei Cau, che capillarmente coprono il territorio regionale. Il sistema sta funzionando, grazie anche al lavoro del personale sanitario e ai cittadini che hanno compreso quanto sia importante accedervi in modo appropriato. Per l’Emilia-Romagna è una sfida, un modello innovativo di sanità che vuole continuare a erogare cure e servizi di qualità e ad essere pubblica ed universalistica. Un modello che può diventare punto di riferimento a livello nazionale”.

L’effetto Cau sugli accessi in Pronto soccorso, per Azienda sanitaria

Secondo i dati elaborati dalla Regione che ha messo a confronto il periodo gennaio-maggio 2024 con lo stesso periodo del 2019, grazie ai Centri assistenza urgenza gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto soccorso sono diminuiti in tutta l’Emilia-Romagna, in particolare: in provincia di Piacenza sono calati del 45% (da 149 accessi per 1.000 abitanti nel periodo gennaio-maggio 2019 a 82 nello stesso periodo del 2024), in quella di Parma del 52% (da 111 a 53), in quella di Bologna del 33% (da 168 a 113). E ancora in provincia di Ferrara del 37% (da 140 a 88), a Imola del 34% (da 119 a 78), in Romagna del 27% (da 139 a 102), in provincia di Reggio Emilia del 29% (da 117 a 83) e in quella Modena del 19% (da 153 a 124).

I dati  

Da novembre 2023 a giugno 2024, sono stati rilevati 230mila accessi nei 42 Cau attivi in Emilia-Romagna.

Nei primi sei mesi di quest’anno, anche per effetto del costante aumento dell’offerta di strutture, l’incremento di accessi tra un mese e l’altro è stato mediamente pari al 23%.

Stabile all’83% la percentuale di persone che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura. tempi di attesa sono mediamente pari a 45 minuti, con accessi prevalentemente in orario diurno (82%). Nel 68% dei casi sono persone tra i 18 e i 64 anni. Per quanto riguarda il personale medico impiegato nelle strutture, nei Centri di assistenza urgenza lavorano circa 480 medici, dei quali il 61% ha meno di 35 anni e il 50% è specializzando.

Le prime otto cause di accesso ai Cau

Cau sono stati istituiti dalla Regione per gestire le urgenze a bassa complessità, continuando a mantenere in capo ai Pronto soccorso le emergenze. Queste le prime otto cause per cui i cittadini in questi primi cinque mesi del 2024 si sono rivolti ai Centri di assistenza urgenza: 22,18% lesione o dolore agli arti e contusioni; 10,96% tosse, congestione, mal di gola o febbre; 5,71% dolore addominale; 4,6% eritema/problemi cutanei; 3,7% lombalgia; 3,05% otalgia; 2,22% richiesta di prescrizione; 1,52% cefalea/emicrania.

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com