Comacchio Pride, torna l’arcobaleno sui canali della città
Torna per la sua terza edizione il Comacchio Pride, l’evento che celebra l’orgoglio, la libertà e l’inclusione nella suggestiva cornice dei canali di Comacchio
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Sanità, lavoro, infrastrutture, fondi europei, vongole e granchio blu. E' stato un vero e proprio "question time", come quello che fanno assessori e consiglieri regionali in apertura dei lavori dell'Assemblea legislativa
L'atteso e già programmato evento di liberazione di uccelli salvati dal Cras (Centro recupero animali selvatici), previsto per questa mattina, sabato 17 maggio, nell'Oasi naturalistica Garzaia, per motivi tecnici è stato rinviato a data da destinarsi
Il prossimo appuntamento si terrà sabato 17 maggio alle ore 10 presso il Centro Laguna (via Spina 38, Comacchio) e sarà dedicato a uno dei temi più urgenti e attuali: il lavoro
Diffondere la cultura della legalità attraverso le note musicali del rap, il canale di comunicazione che oggi è il più diffuso fra i giovani. E’ l’idea “Rap e legalità” su cui hanno lavorato gli studenti e le studentesse delle scuole del territorio
Tre obiettivi: un pronto intervento sociale, un centro servizi, un housing temporaneo. Nell’ambito del Piano nazionale di contrasto alla povertà, Asp del Delta ha scelto di realizzare il progetto Civico Zero, delegata dai Comuni del distretto Sud Est di Ferrara per l’attuazione del Piano Povertà che, come previsto dalla normativa nazionale, viene realizzato attraverso il concorso di diverse tipologie di finanziamenti locali, nazionali e comunitari (fondo sociale locale, Quota servizi del Fondo povertà, Pon inclusione, Pnrr).
La programmazione distrettuale prevede l’implementazione di tre azioni principali da attuare a partire dal 2024: un pronto intervento sociale (in quanto Leps, i Livelli essenziali delle prestazioni sociali), già avviato per i nuclei adulti lo scorso anno; un centro servizi/stazione di posta e un progetto di housing temporaneo (questi ultimi a valere sul finanziamento dell’avviso 1 Missione 5 del Pnrr).
“Per la realizzazione delle azioni abbiamo scelto di procedere con le modalità della coprogettazione pubblicando un avviso per gli enti del terzo settore – spiega Asp – e a partire dall’autunno dello scorso anno abbiamo avviato dei tavoli: il nostro obiettivo era costruire una risposta condivisa ed evitare il rischio di agire per compartimenti stagni”. Tre le cooperative che hanno presentato il progetto unitario – Open Group, Cidas e Azioni – al termine dei tre incontri di coprogettazione che avevano coinvolto anche il Centro Donna e Giustizia, l’associazione Il Ponte e la Caritas diocesana. Con la formalizzazione del 28 febbraio, il 1° marzo è partito Civico Zero.
La prima tranche a partire è stato il pronto intervento sociale, servizio atto a garantire una risposta tempestiva alle persone che versano in una situazione di particolare gravità ed emergenza per quello che concerne problematiche a rilevanza sociale anche durante gli orari e i giorni di chiusura dei servizi territoriali. A questo si somma l’unità di strada, attività di prevenzione che prevede due uscite settimanali nei comuni del distretto di due operatrici per comprendere eventuali urgenze. Target di utenza, nello specifico, la grave marginalità adulta.
Gli obiettivi del Piano Nazionale degli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà 2021-2023 relativamente ai servizi per la povertà e la marginalità estrema sono da un lato l’accesso alla residenza anagrafica e fermo posta, dall’altra il centro servizi per il contrasto alla povertà. Il primo si declina come servizio di supporto e accompagnamento all’iscrizione anagrafica per le persone senza dimora a titolarità dell’amministrazione comunale.
“Obiettivo – si legge – è rendere pienamente fruibile alle persone senza dimora presenti sul territorio del Comune il diritto all’iscrizione anagrafica, da cui normativamente discende la possibilità di fruire di servizi essenziali connessi a ulteriori diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, come l’accesso ai servizi socio-assistenziali e sanitari. Attraverso l’accesso al servizio di fermo posta si intende assicurare la reperibilità della persona, con particolare riferimento all’accesso alle comunicazioni istituzionali, legate all’esercizio della cittadinanza”.
Quanto al centro servizi, come si legge nel Piano, si tratta di “un centro servizi ‘leggero’ per la presa in carico integrata e l’offerta di un percorso partecipato di accompagnamento funzionale allo stato di salute, economico, familiare e lavorativo della persona e delle famiglie che si trovino o rischino di trovarsi in condizioni di grave deprivazione. Al tempo stesso dovrà offrire alcuni servizi essenziali a bassa soglia (distribuzione di beni essenziali, servizi per l’igiene personale una limitata accoglienza notturna, mediazione culturale, counseling, orientamento al lavoro, consulenza amministrativa e legale, anche ai fini dell’accesso alle prestazioni riconosciute, banca del tempo).
Il progetto, ammesso a finanziamento dal Ministero, prevede la realizzazione del servizio attraverso la ristrutturazione di un immobile pubblico in disponibilità al Comune di Codigoro. Nell’attesa della riqualificazione dell’immobile e nel rispetto delle caratteristiche del territorio, il Centro servizi è stato avviato con un approccio “diffuso” attraverso l’azione degli operatori dedicati nei diversi comuni e in stretta connessione con i punti di accesso già presenti nei servizi sociali comunali.
Quanto al progetto di housing temporaneo – servizio di secondo livello – si rivolgerà a un target selezionato tra chi manifesta problemi abitativi. Con un’accoglienza tra i 6 mesi e i due anni, si lavorerà per una successiva autonomia abitativa. Non ancora riconosciuto come Leps, è però previsto dalle linee di investimento della Missione 5 del Pnrr che, oltre all’alloggio, prevede l’attivazione di personalizzati per singola persona/famiglia accolta per attuare programmi di sviluppo della crescita personale e aiutarla a raggiungere un maggiore grado di autonomia.
Nel corso del 2024 è prevista la pubblicazione del nuovo Piano Povertà nazionale per cui, contestualmente all’avvio del Progetto Civico Zero, sono stati avviati i primi incontri del Tavolo povertà, prima esperienza del territorio, con lo scopo di avviare un percorso di ascolto nell’ottica della co-programmazione. Gli incontri vengono condotti attraverso le modalità dell’approccio dialogico che prevede l’ascolto e la partecipazione attiva delle realtà del territorio che si occupano della fragilità sociale (pubbliche, private e del terzo settore).
Il primo incontro in plenaria si è tenuto lo scorso 15 maggio, mentre il 28 giugno avranno luogo i primi due focus group dedicati alle tematiche individuate durante il primo incontro: “Trovare misure concrete di condivisione e sinergie” e “Spazi di protagonismo e spazi di dialogo”. Inoltre, lo scorso maggio Asp è stata nominata componente del tavolo tecnico regionale interistituzionale in materia di inclusione sociale e lavoro.
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