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È stato condannato – dietro patteggiamento – a un anno di reclusione, con pena sospesa, il 34enne ferrarese accusato di revenge porn ai danni della sua ex fidanzata, una donna ferrarese di 30 anni, per fatti avvenuti a maggio 2023.
La decisione del gup Silvia Marini del tribunale di Ferrara, che gli ha inflitto anche 4.000 euro di multa, è arrivata durante l’udienza preliminare di ieri (mercoledì 3 luglio) mattina.
Secondo l’impianto accusatorio ricostruito dalla Procura di Ferrara, tutto sarebbe iniziato quando l’uomo avrebbe pubblicato senza permesso le foto osé di lei, sua ex compagna, su un sito web. Una circostanza di cui la giovane ne venne a conoscenza solamente dopo essere stata contattata sui social da un secondo uomo, un 28enne della provincia di Rovigo a sua volta finito indagato per tentata estorsione, per cui però sono state disposte ricerche fino al 2036 poiché attualmente irreperibile che, in forma anonima, aveva iniziato a ricattarla.
Per sapere chi aveva pubblicato quelle immagini e su quali siti lo aveva fatto, la donna avrebbe dovuto infatti giocare con lui a ‘obbligo o verità‘ ma, dal tono delle conversazioni tra i due, lo scopo era sembrato essere tutt’altro che innocente. Dopo vani tentativi di respingere il morboso e insistente sconosciuto, la vittima vide le foto che la ritraevano e capì che erano immagini scattate a suo tempo da un uomo con cui aveva avuto una storia e chiamò un legale per tutelarsi.
A firmare la denuncia era stato l’avvocato Luca Morassutto, legale che assisteva la donna, che aveva chiesto alla Procura di Ferrara di indagare l’ex compagno e lo sconosciuto utente, il primo appunto per il reato di revenge porn e il secondo per tentata estorsione. Oltre a questo, aveva anche chiesto di sequestrare i telefonini degli indagati, di sequestrare la pagina web dove erano pubblicate le foto e di oscurare un gruppo Telegram dove erano rimbalzate altre immagini.
Durante gli accertamenti, la Procura aveva inoltre fatto svolgere poi le operazioni peritali sui due telefoni cellulari e sulle due memory card del 34enne ex compagno della vittima che, durante l’interrogatorio davanti al pm Stefano Longhi, aveva negato con fermezza ogni addebito nei suoi confronti, ma ciò non era bastato per convincere gli inquirenti.
Il legale della vittima, Luca Morassutto, preannuncia ora battaglia in sede civile. “L’esito dell’udienza di oggi – dice – non fa che annunciare l’azione giudiziaria di domani. Sarà inevitabile infatti agire in sede civile per ottenere il risarcimento del danno che la mia cliente ha subito a seguito della diffusione non autorizzata di sue immagini intime su canali Telegram. Oggi uno degli imputati ha concordato con il pubblico ministero la pena per il reato che ha commesso ai danni della sua ex compagna. Questo non chiude in alcun modo la vicenda, semplicemente è una anticipazione di quanto accadrà”.
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