Cronaca
3 Luglio 2024
Tre persone a processo. Il consulente di parte: “L'impresa si è attenuta scrupolosamente a quanto prescritto da Anas per quanto riguarda l'impostazione del cantiere”

Operaio morto in Superstrada. L’imputato: “Sono arrivato e ho visto il corpo del povero Augustin”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Traffico illecito di rifiuti. Tutto dissequestrato alla Zoffoli Metalli

Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti

Quattro condanne per la banda dei trattori

Tra maggio 2022 e aprile 2023 avevano seminato il panico tra Argenta, Comacchio e le province di Ravenna e Bologna, mettendo a segno tredici furti di mezzi agricoli. La loro attività criminale però non ha avuto vita lunga e - dopo mesi di indagini - i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati

Quel giorno, il 24 settembre 2020, Augustine Aigbovo, 43enne originario del Gambia, venne travolto e schiacciato tra due veicoli mentre stava lavorando lungo la Superstrada, all’altezza del chilometro 6, tra le uscite di Cona e via Ravenna, in direzione di Ferrara Sud.

L’operaio addetto alla segnaletica orizzontale, dipendente della Cims di Castel Guelfo di Bologna, stava lavorando sulla carreggiata per segnalare la presenza di un cantiere.

Improvvisamente era sopraggiunta una Fiat Panda che aveva tamponato il furgone usato per allertare gli automobilisti dei lavori in corso, che si trovava fermo lungo la corsia di marcia ordinaria. Il 43enne si trovava lì vicino ed è stato investito.

Augustine morì sul colpo, lasciando all’improvviso moglie e figlio piccolo. Per quel fatto il conducente dell’automobile ha patteggiato.

Operaio muore travolto in un incidente in Superstrada

Ora a processo per omicidio colposo ci sono tre persone: il 58enne Gabriele Pezzi, direttore tecnico della Cims, azienda bolognese che operava per conto della Sud Segnal-Traffic System Srl, società pugliese che aveva preso i lavori in appalto da Anas e di cui fanno parte il 71enne Donato Papa e il 57enne Giovanni Papa, anche loro a processo.

Ieri in aula il pm Andrea Maggioni si è concentrato sull’assenza di segnaletica e sul fatto che la vittima stesse probabilmente andando a recuperare la bandierina arancione per segnalare il pericolo dato dai lavori in corso. Sull’altra rampa, infatti, come ha confermato il conducente in udienza, “è pacifico che il mezzo che arriva proveniente dalla direzione mare, prima della curva, vede un cartello che segnala la presenza di lavori”.

Il consulente di parte, Giuseppe Gadaleta, fa presente che “l’impresa, che ha avuto in consegna i lavori, si è attenuta scrupolosamente a quanto prescritto da Anas (ente gestore della strada, ndr) per quanto riguarda l’impostazione del cantiere, tanto che nemmeno la Polizia locale ha avuto nulla da eccepire”.

Viene quindi il momento dell’esame degli imputati davanti al giudice Carlotta Franceschetti. Gabriele Pezzi ricorda il momento in cui è arrivato sul luogo della tragedia: “ho trovato il corpo del povero Augustin. Perché si trovasse lì non lo so”.

Pezzi afferma che nella riunione con i lavoratori era stata data indicazione di seguire il piano operativo e che i cartelli in quella rampa di ingresso “non erano obbligatori, anche se noi avevamo detto di metterli per offrire ulteriore sicurezza”.

Il processo riprenderà dopo l’estate con la discussione e le richieste delle parti.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com