Prodi a Ferrara: “Bisogna dialogare con il lupo”
Un’idea di Europa che sappia cantare in coro, quella auspicata da Romano Prodi a Ferrara, davanti alle 150 persone presenti ad ascoltarlo
Un’idea di Europa che sappia cantare in coro, quella auspicata da Romano Prodi a Ferrara, davanti alle 150 persone presenti ad ascoltarlo
Contrastare la desertificazione bancaria e consentire un migliore accesso al credito alle imprese e ai cittadini ferraresi. È questo lo scopo di una mozione del Pd, firmata da tutti i consiglieri, con la quale si chiede di "costituire, d’intesa con la Provincia e la Regione, un Osservatorio sul Credito dove banche, istituzioni, sindacati e associazioni di categoria possano discutere, individuare e condividere misure volte a favorire l’accesso al credito per rilanciare l’economia locale"
Pioggia di condanne in abbreviato e pene inflitte che vanno dai cinque ai sette anni. È quanto ha deciso il gup Silvia Marini del tribunale di Ferrara per i cinque rapinatori che - il 12 settembre 2019 - assaltarono la filiale Bper di San Giuseppe di Comacchio, portando via 121.492 euro in banconote e monete di vario taglio, dopo aver minacciato due dipendenti - anche con una barra di acciaio - per far sì che si attivassero per l'apertura della cassaforte temporizzata
Tornare in strada, casa per casa, con “umiltà, energia e tenacia” per ottenere la “fiducia” necessaria per “rendere concreto il cambiamento”. È il messaggio che Giada Zerbini affida a una lettera aperta
Nell’ambito dei lavori Anas di ripristino e implementazione della segnaletica verticale, già in parte eseguite questa settimana, sono previste nuove chiusure temporanee notturne di alcuni svincoli del Raccordo Autostradale 8 “Ferrara – Porto Garibaldi”
C’è il “grave disagio sociale” degli immobili abbandonati di via Scalambra e via Maffi al centro dell’ultima interpellanza Pd a firma dei consiglieri Davide Nanni e Matteo Proto, che chiedono chiarimenti all’amministrazione su sollecitazione dei residenti della zona che, da diversi anni, segnalano la presenza di abitanti abusivi negli ‘scheletri’ che si trovano a pochi passi dalle loro abitazioni, dove si verificano episodi di spaccio e degrado che mettono a rischio la sicurezza del quartiere.
Nello specifico, i due esponenti dem chiedono alla giunta quali ragioni abbiano impedito o ritardato l’azione di riqualificazione promessa ai residenti della zona e quali siano le misure che d’ora in poi l’amministrazione intenderà
adottare, insieme a forze dell’ordine e autorità socio-sanitarie, per risolvere le problematiche esistenti. Inoltre, Nanni e Proto domandano quali iniziative di rigenerazione urbana si intendono promuovere per migliorare la vivibilità del quartiere e se si intende ricorrere all’esproprio degli immobili abbandonati.
“I nove scheletri di palazzoni, attualmente all’asta, risultano nei fatti – spiegano i consiglieri – abbandonati al loro destino dal 2010: uno appartiene alla ditta fallita, altri sono stati acquisiti dalla società immobiliare bresciana B.S. Invest.
La situazione di degrado in cui versano quegli immobili, nel corso degli anni, ha aumentato i rischi per la sicurezza e disincentivato il decollo residenziale di un quartiere non lontano dalla stazione ma ancora mal collegato al centro dalla città, dove i residenti lamentano insicurezza, abbandono, assenza di servizi importanti e una progressiva svalutazione dei valori immobiliari“.
Nanni e Proto, proprio a questo proposito, ricordano che il 27 agosto 2020, il sindaco Alan Fabbri aveva emanato un’ordinanza che “obbligava la società BS Invest Srl ad attuare senza indugio, e entro il termine perentorio di dieci giorni, improcrastinabili interventi di messa in sicurezza al fine di trovare soluzione a rischio di incendio, rischio sanitario, incolumità verso terzi, accesso ed occupazione abusiva” degli immobili abbandonati presenti in via Scalambra e via Maffi”. Inoltre – aggiungono – “nei mesi seguenti, l’allora vicesindaco Nicola Lodi, aveva promesso ai residenti di implementare l’illuminazione, il decoro e la sicurezza dell’area abbandonata“.
“A tali dichiarazioni d’intenti, finora, non è stato dato esito con preoccupazione e disillusione dei cittadini che abitano il quartiere di via Scalambra” concludono i due consiglieri di opposizione, che ora vogliono portare la questione all’attenzione del Consiglio Comunale.
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