“Signor sindaco, desidero comunicarle il forte disagio che da tempo sta creando il Ferrara Summer Festival”. Non c’è pace per la rassegna musicale che da diverse estati occupa piazza Trento Trieste e piazza Ariostea, così, dopo il dottore che aveva appeso lo striscione fuori dalla sua abitazione in corso Porta Mare, proprio davanti alla statuta dell’Ariosto, tocca a “un cittadino incredulo” elencare i problemi che arreca a chi vive nelle vicinanze.
Dopo le guide turistiche e diversi esercenti è quindi il turno dei cittadini. “Questi concerti – dice – finiscono tardi e il rumore è assordante…siamo in pieno centro!”
“Ma si rende conto?” domanda al sindaco specificando che “ci sono concerti tutte le sere”
Secondo il signore deve esserci “un posto più adeguato per tenere questi ritrovi”. Anche perché, sentenzia: “Si facciano, ma non in piazza duomo!”
“A quale logica – prosegue – obbedisce questa scelta? Di riempire di gente la piazza pompandola con la musica per far vedere come siete stati bravi a rivitalizzare una città ‘morta’? Ma è questo il modo? Barricare per un mese il centro di una città?”
Questa sarebbe una strategia che “non rispetta né la musica né i cittadini”.
“È così – continua a domandare – che ci considerate? Ma lo sa che c’è gente che dorme di notte? È la gente normale. Quella che fa due passi in centro e che capisce che se i negozi chiudono in centro il problema non si risolve sparando musica a tutto busso per attirare giovani in un posto che non è nato per essere una arena o per lo meno non per un mese di seguito”.
“Rispetto chiedo signor sindaco per tutti i suoi cittadini – conclude -. Lei è una persona capace, trovi altre strade per rendere viva una piazza ricca di bellezza ridotta a una balera di provincia. Lo faccia signor sindaco…tanto le elezioni le ha già vinte”.
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