Preoccupato il sindaco di Lagosanto Cristian Bertarelli per la situazione del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) dell’Ospedale del Delta. “Corrisponde al vero – chiede durante la Ctss (Conferenza Territoriale Socio Sanitaria) – che diversi fruitori del servizio hanno ritirato i propri embrioni e molti di questi si sono recati presso il Centro Pma dell’Ospedale San Luca di Trecenta?”
Un fenomeno che suggerirebbe una “‘fuga’ dei pazienti verso altre strutture”. Bertarelli si chiede quindi “quali sono le tempistiche previste per la riattivazione completa del servizio Pma presso l’Ospedale del Delta per interrompere questo fenomeno?”. “È importante – specifica -ricordare che, secondo la normativa nazionale, come stabilito dalla Legge 40/2004 e dai successivi decreti ministeriali, la trasparenza e l’efficacia del servizio sono fondamentali per garantire la fiducia dei pazienti”.
Pronta la risposta del direttore sanitario Emanuele Ciotti, in sostituzione della direttrice Monica Calamai assentatasi per altri appuntamenti: “Lavori ultimati, da lunedì riprende attività a pieno regime”. Per l’Ausl si è trattato di un investimento da 300mila euro che si era reso necessario per potenziare la struttura trasformandola in un centro di terzo livello.
Bertarelli sottolinea poi come “durante le fasi di fecondazione dell’embrione, oltre al dottor Francesco Capodanno, responsabile del reparto “Centro di Fisiopatologia della Riproduzione Umana – Pma di 1°, 2° e 3° livello”, quali altri testimoni erano presenti?” Si tratterebbe di un “dettaglio rilevante per garantire la conformità alle linee guida ministeriali che prevedono la presenza di un team multidisciplinare nelle procedure di Pma”. Osservazione raccolta dai vertici dell’Ausl che risponderanno in seguito al sindaco.
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