Inchiesta Pma. Altri due sanitari indagati
Si allarga ancora di più l'inchiesta per lo scandalo al Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale di Lagosanto
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Presentato il 12 dicembre, alla Casa della Comunità Cittadella San Rocco, il progetto On Connect 2.0, evoluzione di un percorso già attivo da oltre due anni
Spostare il processo da Ferrara a Varese. È la richiesta - già avanzata in indagini preliminari - che la difesa dell'imprenditore ferrarese Andrea Zironi, professionista riconosciuto dal 1989 nel campo della intermediazione e della consulenza nel settore dell'oro fisico da investimento, ha riproposto ieri (venerdì 12 dicembre)
Ferrara ha reso omaggio a don Pietro Maria Zanarini, sacerdote martirizzato il 28 luglio 1798 dai repubblicani francesi durante l’occupazione napoleonica
Conto alla rovescia per l'arrivo della Fiamma Olimpica a Ferrara, e a poco meno di un mese dalla tappa cittadina prende forma il tracciato lungo il quale i 43 tedofori si "passeranno" la fiamma
Lido di Pomposa. Aveva preso un autobus per recarsi a Porto Garibaldi, ma il suo viaggio è finito all’interno di una vettura dei carabinieri. Un uomo di 47 anni, di nazionalità italiana, residente a Monza e con alcuni precedenti alle spalle, è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione pubblico servizio e porto di strumento atto a offendere.
Il fatto è avvenuto a Lido di Pomposa, intorno alle 17 di venerdì scorso.
Secondo le accuse il 47enne avrebbe minacciato di morte l’autista dell’autobus brandendo in mano una accetta.
Davanti al giudice Alessandra Martinelli, che ne ha convalidato l’arresto, l’uomo ha ammesso di aver alzato un po’ il gomito per festeggiare il suo compleanno.
L’imputato si è difeso dicendo di essere stato a sua volta aggredito fisicamente e verbalmente dall’autista del mezzo che, secondo il suo racconto, oltre a volerlo portare a Comacchio e non a Porto Garibaldi come da lui richiesto, gli avrebbe intimato di scendere perché non in possesso della registrazione necessaria per viaggiare, che invece l’accusato dice di aver avuto con sé.
Quanto all’uso dell’accetta, di cui era in possesso poiché utilizzata come strumento per modellare e intagliare le sue creazioni in cera, l’uomo ha detto di averla estratta e di essersela messa sotto i piedi, usata come espediente per placare gli animi del conducente ed evitare di essere nuovamente aggredito
Dopo che il suo legale difensore, l’avvocato Gabriele Farinelli, presente in sostituzione dell’avvocato Gianni Ricciuti, ha chiesto termini a difesa per poter analizzare meglio le carte. Il giudice ha rinviato l’udienza al 16 settembre.
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