Sociologa, counselor professionista e mediatrice familiare, Francesca G. Marone presenterà il suo ultimo romanzo Le pentite, edizioni Les Flaneurs, alla rassegna estiva Grisù 451 Summer Reading. Mercoledì 26 giugno, alle 20.30, intervistata da Marcello Bardini, l’autrice napoletana racconterà del luogo che ha ispirato la storia, “un luogo che non conoscevo, situato nella parte antica della mia città, non credevo potesse piacermi tanto e colpire la mia immaginazione in modo così intenso: il Complesso degli Incurabili, con il suo ospedale fondato da Maria Lorenza Longo nel 1521 e con il mistero che sembra abitarlo”.
Francesca G. Marone sull’ideazione dei personaggi anticipa: “È qui che, durante una visita guidata, ho incontrato due fantasmi: Albina ed Elisa, giovani donne del Settecento napoletano, le ho immaginate rinchiuse nell’ala destinata alle pentite – le ex prostitute-, per poi rendermi conto che assomigliavano a due donne dell’epoca contemporanea, Maria e Federica, colpevoli di non aver avuto il coraggio di scegliere la propria vita. Ho raccontato uno schema di violenza perpetrata nello spazio e nel tempo su donne e persone fragili, rifiutate dalla società di un tempo come da quella di adesso, una reiterazione che si ripete all’infinito se non interviene una mano coraggiosa e provvidenziale a interrompere il Male. Questo potente e cieco, trova nella mia storia impersonificazione in due personaggi maschili: Il Mastrogiorgio, carceriere dell’ospedale nel Settecento, e il Lupo, uomo bello e manipolatore dei giorni attuali”.
A fare da contraltare, vi è anche il bene e chi lo rappresenta: “Nel romanzo – aggiunge l’autrice – c’è anche la medicina nella sua forma più nobile come concetto di cura, e c’è un medico tormentato ma animato dal desiderio di salvare le donne, e c’è come fil rouge, la doppia natura dei sentimenti e dell’essere umano: il veleno e la cura.”
L’appuntamento successivo con Grisù 451 Summer Reading sarà mercoledì 3 luglio, sempre 20.30, con Simone Salomoni autore di Opera prima (edizioni Alter Ego), intervistato da Giulio Mozzi.
Sinossi
Federica, studiosa di Storia dell’Arte che non ha avuto fortuna nella carriera accademica, in età ormai matura viene inaspettatamente convocata dall’Università per condurre una ricerca sull’Ospedale degli Incurabili di Napoli, l’antico e misterioso complesso fondato per accogliere i malati cronici, affetti da sifilide e da altri terribili morbi, e dove, alla metà del Settecento, furono rinchiuse Albina ed Elisa, due giovani donne alle quali il Mastrogiorgio, infermiere carceriere, inflisse torture e punizioni crudeli per la sola colpa di essersi amate. L’incontro con i luoghi della memoria e con Maria, alla quale Federica è legata da una vicenda di dipendenza e sfruttamento, riportano alla mente della donna l’ineluttabilità delle scelte fatte e il peso della sofferenza patita.
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