Attualità
20 Giugno 2024
È quanto emerge dall’ottava edizione dello “Studio dei Tempi delle Esecuzioni Italiane”, il report annuale dell’Associazione T6

Tempi di vendita giudiziale. Tribunale di Ferrara il più performante d’Italia

di Redazione | 2 min

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Il Tribunale di Ferrara si afferma il tribunale più performante d’Italia per quanto concerne i tempi complessivi di vendita giudiziale delle procedure esecutive durante il 2023, guadagnando il primo posto in classifica, con una durata media pari a 2,5 anni nel 2023, in calo del 11% rispetto ai 2,8 anni in media nel 2022, e contro una media nazionale di 6 anni. Secondo posto, invece, per il Tribunale di Gorizia, con una media di 2,64 anni. Chiudono poi la classifica, rispettivamente al terzo e quarto posto, Trieste (2,77 anni di media) e Savona (2,91 anni).

È quanto emerge dall’ottava edizione dello “Studio dei Tempi delle Esecuzioni Italiane”, il report annuale presentato dall’Associazione T6 – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Italiane – che vuole fornire un’analisi dettagliata e specifica della durata delle procedure esecutive a livello nazionale.

A livello nazionale, i risultati dello studio confermano un trend in miglioramento in termini di definizione delle procedure esecutive, in linea con le evidenze emerse dall’indagine condotta sui dati del 2022. In particolar modo, nell’ultimo anno si è registrato un calo della durata media complessiva per la chiusura dei fascicoli, passando da 4,97 anni nel 2022 a 4,94 anni nel 2023. Parallelamente, nel 2023 sono stati definiti 48.881 fascicoli, in leggero calo del 1,5% rispetto ai 49.615 nel 2022, ma comunque in crescita rispetto ai 44.652 del 2021.

Dati altrettanto positivi emergono anche in relazione alle modalità di definizione, per cui le procedure chiuse con aggiudicazione, che rappresentano il 55% delle procedure totali, sono cresciute del 5,9% nel 2023 (con 26.938 fascicoli contro i 25.437 del 2022). A loro volta, sono diminuite del 9,6% le procedure concluse prima della fase di vendita per una definizione stragiudiziale, le quali rappresentano il 32% dei fascicoli complessivi. Il restante 13% si è risolto, invece, senza aggiudicazione per altre cause di estinzione.

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