Cronaca
19 Giugno 2024

Confessa in classe a 13 anni che il genitore abusa di lei

di Redazione | 2 min

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“Tu sei mia figlia e faccio quello che voglio”. È una delle frasi shock riferite da una ragazzina di 13 anni in classe. La classe che frequenta la tredicenne stava affrontando una lezione di educazione sessuale. Nel corso di quest’ora la giovane avrebbe detto a voce alta, di fronte a docenti e compagni, che il genitore le rivolgeva frasi e attenzioni particolari.

L’alunna è stata quindi sentita in privato dai professori, ai quali ha confermato quanto detto in precedenza. A quel punto, d’obbligo, è scattata la denuncia alla procura da parte del dirigente scolastico dell’istituto.

Secondo la pubblica accusa l’uomo avrebbe rivolto alla minore apprezzamenti palesi sul suo aspetto fisico e, inoltre, “agendo repentinamente e con mosse insidiose”, annota la procura, l’avrebbe costretta a subire palpeggiamenti.

Di fronte alle proteste della figlia che, piangendo, gli chiedeva di smettere, lui avrebbe risposto “tu sei mia figlia e faccio quello che voglio”. Fatti che sarebbero avvenuti nei primi mesi dell’anno.

Una versione che trova disorientati la stessa madre, separata dal padre, e i nonni materni, con i quali la giovane passa gran parte del giorno. I parenti, sentiti a sommarie informazioni dagli inquirenti, riferiscono di non aver mai notato comportamenti sopra le righe e che la figlia ha un rapporto normalissimo con il genitore.

Ora il genitore, 50 anni, è accusato di violenza sessuale (aggravata dal grado di parentela e dalla minore età) nei confronti della figlia. Ieri (martedì 18 giugno) si è tenuta l’udienza davanti al gip Carlo Negri. Il giudice ha nominato la psicologa Paola Barbiero per effettuare una perizia sulla capacità a testimoniare della ragazzina.

A settembre, dopo il deposito delle conclusioni, l’esperta verrà sentita in aula.

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