Attualità
18 Giugno 2024
Il popolo social insorge contro l'installazione di Hera, proprio di fronte al Civico Lapidario. L'indignazione è il sentimento comune: "Si poteva mettere in qualsiasi altro posto meno impattante"

Stazione di ricarica auto elettriche vicino a Schifanoia. “Orrore e assurdità”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Tre telefoni e 280 file illegali, 33enne condannato per pedopornografia

Quando gli agenti della polizia di Stato avevano perquisito l'abitazione in cui viveva, gli avevano trovato tre telefoni cellulari su cui aveva salvato, tra fotografie e video, circa 280 contenuti multimediali di natura sessuale che ritraevano bambini e bambine e lo avevano denunciato alla Procura di Ferrara

Un cappio e l’avvertimento “paga”. Ancora guai per Aissa Moncef

È iniziato durante la mattinata di ieri (giovedì 9 ottobre) - davanti al collegio del tribunale di Ferrara - presidente Piera Tassoni con a latere i giudici Vincenzo Cantelli e Rosalba Cornacchia - il processo per rapina (in concorso), estorsione e lesioni personali aggravate a carico di Aissa Moncef, il 59enne di nazionalità tunisina già imputato in un altro procedimento per tentata estorsione ai danni di un ristoratore ferrarese, per cui la Procura di Ferrara ha chiesto la condanna a tre anni di carcere

Orrore e assurdità. Sono queste le parole più utilizzate dagli ‘internauti’ ferraresi per commentare la scelta di Hera di installare una stazione di ricarica per automobili elettriche – con tanto di aree di sosta – in via Scandiana, a pochi passi da due importanti siti museali.

La ‘torretta’, infatti, sorge a pochi passi da Palazzo Schifanoia e di fronte al Civico Lapidario, due musei che ogni anno richiamano turisti da tutto il mondo e sono biglietti da visita dell’offerta turistica e culturale in città.

Un “pugno in faccia” lo definisce qualcuno intanto che dice la sua sotto al post su Facebook in cui si dà conto della nuova installazione, mentre qualcun altro chiede “una punizione per chi lo ha pensato e autorizzato“.

Altri invece, oltre a sottolineare che “per installare quell’obbrobrio è stato eliminato un parcheggio per disabili“, parlano di “ignoranza al cubo” e, rivolgendosi a chi ha dato l’autorizzazione necessaria al progetto, dicono che “dovrebbe essere spaventato da se stesso“.

Sulla questione sono intervenute anche diverse figure attive nel mondo culturale cittadino.

Dall’artista Flavia Franceschini alla guida turistica Alessandro Gulinati, che ironicamente chiede: “C’è un ingegnere che cambia mestiere? Perché – spiega – il problema non è togliere quel coso che sarà tolto, ma togliere lo stipendio a chi lo ha progettato e a chi lo ha permesso. Darci un taglio subito e cambiare aria”.

“Era davvero l’unico posto per metterlo?” si domanda qualcuno, la risposta arriva da un altro utente e – come sempre meno accade sui social – mette stranamente d’accordo tutti: “Si, si poteva mettere in qualsiasi altro posto meno impattante“.

 

 

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com