Cronaca
15 Giugno 2024
Operazione delle Fiamme Gialle di Treviso. Trenta persone denunciate e 22 imprese coinvolte da Padova a Salerno, con danni per milioni di euro

Truffe seriali a società di leasing, Ferrara tra le sedi operative del gruppo criminale

di Redazione | 2 min

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Figura anche Ferrara fra le sedi operative del gruppo criminale scoperto e bloccato dalle Fiamme Gialle di Treviso dedito alla commissione di truffe seriali ai danni di società di leasing. Il gruppo operava in buona parte d’Italia con 22 imprese coinvolte tra la provincia di Treviso, la Lombardia (Bergamo, Brescia e Milano), oltre che Venezia, Padova, Rovigo, Roma, Caserta, Napoli, Chieti e Salerno.

Denunciate 30 persone, di cui cinque per il reato di associazione per delinquere in quanto ritenuti responsabili di aver costituito il gruppo delinquenziale con lo scopo di danneggiare cinque società di leasing attive nelle province di Milano, Venezia, Siena e Bologna, mentre a tutti gli indagati viene anche contestata la truffa, aggravata dall’abuso di prestazione d’opera.

Il meccanismo fraudolento, scoperto dalle indagini delle Fiamme Gialle, era ben collaudato. Si trattava di proporre alle società di leasing l’acquisto di un bene industriale – inesistente – per la successiva locazione a un terzo soggetto proposto dallo stesso fornitore, il quale avrebbe poi stipulato il contratto di locazione del bene con la società di leasing, mentre il fornitore provvedeva all’invio della documentazione tecnica e non alla stessa società di leasing. Alla fine però il contratto di leasing non veniva onorato, oppure venivano pagate solo le prime rate da parte dei conduttori, che poi facevamo perdere le proprie tracce.

La documentazione, in particolare collaudi e repertori fotografici, veniva falsificata o alterata per far ritenere realmente esistenti i macchinari proposti in vendita alle società di leasing, anche con falsi documenti di trasporto che simulavano la cessione ai conduttori finali. Risultano quattro le imprese trevigiane con il ruolo di proporre la vendita di macchinari inesistenti, i cui amministratori, in tutto 10, sono stati denunciati anche per violazioni della normativa tributaria, tra cui l’omessa dichiarazione, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti pari a 3,5 milioni e un’Iva evasa di 1,5 milioni.

Gli episodi di truffa accertati dalle Fiamme Gialle sono in tutto 18. Principalmente venivano venduti fittiziamente generatori di corrente (ma anche carrelli elevatori, troncatrici e insacchettatrici) per importi tra i 40 e gli 80mila euro, per un danno complessivo alle società acquirenti di un milione di euro circa.

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