La Destra e le donne
Fossero servite altre prove del fatto che essere prima donna a capo di un governo non ha fatto di Giorgia Meloni una Presidente del consiglio dalla parte delle donne, negli ultimi giorni se ne sono aggiunte due
Fossero servite altre prove del fatto che essere prima donna a capo di un governo non ha fatto di Giorgia Meloni una Presidente del consiglio dalla parte delle donne, negli ultimi giorni se ne sono aggiunte due
Le nuove tariffe di sosta oraria e dei parcheggi comunali stanno facendo discutere e arrabbiare non pochi ferraresi. Sono entrate in vigore il 1° luglio ma erano stati definiti con chirurgica precisione già il 28 gennaio
Dopo la legge nazionale 193 che ha imposto a tutte le Regioni la sospensione degli accreditamenti, la Regione, con l’assessora Conti, “ha immediatamente convocato tavoli con sindacati, Anci e gestori e chiedendo pareri legali per tutelare il nostro modello”
Nel carcere di Ferrara sono in arrivo significativi rinforzi: dieci nuovi agenti di Polizia Penitenziaria, tre ispettori, un comandante e un vicecomandante andranno a rafforzare l’organico dell’istituto estense
Il progetto "Albero di quartiere", finanziato con 10mila euro dalla multinazionale Nestlé, finisce sotto la lente d'ingrandimento del M5S di Ferrara. La consigliera Marchi solleva perplessità sulla coerenza e sull'opportunità di legare un'iniziativa ecologicamente virtuosa a un soggetto privato definito "controverso"
“A giudicare dal risultato delle urne si vede che abbiamo sbagliato noi”. Così Daniele Botti osservando i risultati degli scrutini delle comunali. Ferrara Futura raggiunge infatti, a fatica, il 2%. Il candidato sindaco “non vuole dare la colpa agli elettori” e intende “ripartire da una grande autocritica personale”. Tuttavia, dichiara di guardarsi allo specchio con grande dignità e soddisfazione per quello che ha portato in questi ultimi mesi.
E’ solo l’inizio, allora, per il giovane imprenditore e papà anche se sperava di “mettere almeno un consigliere comunale” nelle sue prospettive. Botti ricorda che nel 2019 prese 226 preferenze personali, che a questo giro ha quadruplicato, e ironizzando afferma che “se la matematica non è un’opinione magari tra cinque anni si moltiplicheranno per quattro e tra dieci sarò sindaco”. A penalizzarlo, secondo lui, il budget ristretto per la campagna elettorale e la tempistica. Difatti, è partito solo tre mesi fa e “nonostante questo posso dire che il risultato non mi dispiace”.
Non solo, Botti ritiene che siano i centristi a pagare lo scotto di una campagna elettorale del centro sinistra “che non ha portato alcun tipo di contenuti, ma ha solo svilito il suo competitor”. Questo avrebbe così spaventato i cittadini che “anziché rischiare di dare l’amministrazione in mano a questo tipo di progetto, piuttosto firmo col sangue una croce su Alan Fabbri Sindaco”. Aggiunge anche una riflessione sulla proiezione dei risultati osservando che a prendere più preferenze è stato Alan Fabbri personalmente: “Le persone si fidano di lui più dei partiti che ha al seguito”. Questo per il candidato di Ferrara Futura è un segnale positivo perché significa che “il sistema dei partiti è in crisi in questa città”.
Su quest’ultimo punto, Botti è curioso di vedere come Fabbri sistemerà gli equilibri interni. “Io penso che questa sia una grande opportunità per il secondo mandato – dichiara – perché se Alan avrà abbastanza coraggio potrà dare grande respiro civico alla sua amministrazione”. Cosa che non ha fatto negli ultimi cinque anni ed è il motivo per cui Botti si è distaccato per intraprendere un suo percorso personale. Il futuro politico per lui sarà quello di darsi una “struttura più organizzata” e afferma che entro dieci giorni preparerà una documentazione da fornire all’Amministrazione perché ritiene che sia fondamentale fare opposizione attraverso il dialogo e fornendo subito un valore aggiunto. “Penso che Ferrara possa essere un magnifico territorio di sperimentazione politica – conclude Botti -. Mi piace la politica, è una cosa che adoro fare. Tengo la testa alta senza necessità di dovermi nascondere sotto il tappeto sapendo che quando i miei figli cresceranno, saranno orgogliosi di me”.
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