Eventi in centro. Anselmo: “Serve dialogo”
Soddisfatto dell'apertura al dialogo del sindaco Fabbri a Fipe, l'ex candidato sindaco sostiene che serva trovare "modalità alternative più oculate e rispettose dei diritti dei cittadini"
Soddisfatto dell'apertura al dialogo del sindaco Fabbri a Fipe, l'ex candidato sindaco sostiene che serva trovare "modalità alternative più oculate e rispettose dei diritti dei cittadini"
Tutta l'opposizione chiede alla giunta di contrastare efficacemente le soste "selvagge e abusive" in città. È un tema che ci si porta dietro dalla passata consiliatura e al quale la precedente amministrazione Fabbri non è riuscita a mettere un freno nonostante le proteste siano state estese
Persistono alcune perplessità da parte dell’opposizione sui lavori di somma urgenza per la bonifica ambientale del Palazzo degli Specchi. Queste non riguardano la necessità di una riqualificazione dell’area, approvata all’unanimità in 5.a Commissione. Bensì, come sottolineano la 5stelle Marzia Marchi e il dem Enrico Segala, “non è chiaro per quale motivo questa spesa non fosse stata preventivata lo scorso anno"
Le dimissioni di Talmelli "un atto di responsabilità e maturità come pochi". Giorgio Scalabrino Sasso, membro della segreteria dimissionaria del Pd, riconosce al segretario "un livello di responsabilità altissimo che assorbe su un'unica persona e a cascata sul gruppo dirigente una parte della responsabilità della sconfitta"
A parlare, tornando sul tema delle dieci palazzine abbandonate di via Scalambra, "abbandonate a un lento quanto inesorabile degrado", sono i consiglieri Davide Nanni e Matteo Proto del Partito Democratico
E’ solo parzialmente delusa dal risultato delle elezioni comunali Anna Zonari, la candidata sindaca de La Comune di Ferrara sostenuta da +Ferrara in Europa, Psi e Possibile.
Anche perché, così dice, il suo gruppo aveva due obiettivi e uno di questi è stato raggiunto. “Uno dei nostri obiettivi – spiega – era ridurre l’astensionismo: aumentando le candidature si permetteva alla gente che non si riconosceva solo in due candidati di andare a votare”. “I dati che noi abbiamo, vado a memoria, è che a Ferrara si è votato di più che in tutti gli altri comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna. Aumenta dunque l’astensionismo, ma meno che negli altri capoluoghi di regione. Secondo noi questo è un dato interessante, deve essere successo qualcosa che ha frenato l’astensionismo e questo è il vero tema della politica, perché altrimenti va a votare sempre meno gente e chi vince lo farà con sempre meno voti. Quindi da questo punto di vista speriamo di aver dato un contributo a ridurre l’astensionismo”.
L’altro obiettivo di Anna Zonari e del suo gruppo era quello “di fare così per andare al ballottaggio”, obiettivo “purtroppo non raggiunto”. “Per noi l’unico avversario politico che abbiamo sempre dichiarato era solo il sindaco attuale. Prendiamo atto che pensavamo e speravamo di prendere qualche voto in più, però per noi, come abbiamo detto in questi mesi, il progetto politico è partito: essendo un progetto dal basso, con pochissimi soldi, è probabilmente anche lento nel crescere. Non avendo decine di migliaia di euro da spendere, contiamo sulle relazioni personali, e quindi abbiamo cinque anni davanti”.
“Cosa faremo domani? Intanto mi riposo perché è stato impegnativo anche fisicamente. Cercheremo anche di capire se io sarò in consiglio comunale. Se ci saremo continueremo con quello che per noi è il modo di fare, cioè il collegamento stretto con la società civile. I temi che verranno discussi in consiglio noi li porteremo alla società civile (comitati collettivi, volontariato, etc.), e cercheremo di fare opposizione non da soli”. In ogni caso, è la convinzione di Zonari “fra cinque anni ci sarà un risultato più significativo”.
Sulla campagna elettorale “fatta di sangue e sudore”, inoltre, Zonari rivendica di essersi sempre dissociata da questo metodo, “perché pensiamo che la politica sia una cosa nobile, e che sia anche una responsabilità di chi pratica la poltiica essere un testimone autentico di pace. E’ inutile parlare di pace se poi nelle relazioni politiche e personali si usano altri modalità. Quindi cercheremo di fare un’opposizione radicale, ma con un modo che sia in linea con ciò che abbiamo fatto fino adesso, che sia cioè rispettoso”.
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