Attualità
8 Giugno 2024
E’ stato il primo intervento di questo tipo messo in atto (su una donna di 61 anni) all’ospedale di Cona

Eseguito il primo trapianto di sterno al Sant’Anna

di Redazione | 3 min

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Un delicato intervento di sostituzione dello sterno, il primo effettuato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, è stato eseguito nei giorni scorsi da equipe delle Unità Operative di Chirurgia Toracica e Chirurgia Plastica del S. Anna.

Ad essere sottoposta a questa procedura una donna di 61 anni della provincia di Roma che aveva già subito, nel corso degli anni, diversi trattamenti per metastasi allo sterno da carcinoma della mammella.

“La signora è arrivata all’intervento in buone condizioni cliniche”, spiega il dottor Giampiero Dolci, direttore della Chirurgia Toracica. “Nella paziente si era formata, nel corso degli anni, una deformazione dello sterno conseguente alla patologia refrattaria ai trattamenti eseguiti, tra cui radioterapia. A questo punto, vista la complessità del caso in questione, dopo aver studiato i dati clinici, abbiamo creato un gruppo di lavoro multidisciplinare per decidere la strategia migliore per effettuare questo innovativo intervento”.

Lo sterno è un osso che ha funzioni strutturali, di protezione e di supporto respiratorio, difficile da sostituire e rimpiazzare per la sue complicate articolazioni con cartilagini costali, clavicole e muscoli. Il tessuto osseo trapiantato alla paziente è stato fornito dalla “Banca del Tessuto Muscoloscheletrico” presente presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. “Visti i precedenti interventi e trattamenti – prosegue il professionista – era necessario utilizzare un materiale che fosse il più possibile biologicamente compatibile con la paziente. Oltre alle difficoltà della fase demolitiva dell’intervento, rimuovere lo sterno coinvolto dal tumore staccandolo dai grossi vasi e dal cuore – la fase ricostruttiva è stata la più delicata: posizionare, adattare e fissare il nuovo osso ai vari segmenti costali e tessuti in modo da avere solidità ma nello stesso tempo mantenere un’elasticità idonea ai movimenti della gabbia toracica. Per far tutto questo si sono utilizzate placche e viti in titanio e fascette in materiale composito. Si tratta di una procedura altamente meticolosa e complessa che è riuscita solo grazie alle competenze di un team qualificato ed esperto”.

Data la presenza di un antecedente e delicato intervento ricostruttivo di chirurgia plastica a livello senologico, la collaborazione con l’équipe di Chirurgia Plastica è stata fondamentale. “Abbiamo assicurato un’adeguata copertura all’innesto di sterno – conclude il dottor Federico Contedini, direttore della Chirurgia Plastica – visto che questo intervento presentava il rischio teorico della deiscenza della ferita (ovvero che si aprisse). Successivamente il taglio chirurgico è stato chiuso, assicurando un ottimale spessore dei tessuti sottocutanei”.

La paziente, successivamente all’intervento, è stata ricoverata per 24 ore in Terapia Intensiva per poi proseguire la degenza nel reparto di Chirurgia Toracica. Da qui è iniziato un regolare decorso post operatorio ed è stata dimessa otto giorni dopo l’intervento. Ora è in ottime condizioni di salute e si sottoporrà ad una serie di follow-up, sia strumentali che clinici al domicilio.

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