Codigoro. Centri più inclusivi e valorizzazione delle competenze e delle passioni degli ospiti. Così l’Asp del Delta Ferrarese grazie ai finanziamenti della Regione Emilia-Romagna ha potuto partecipare a due progetti fondamentali.
Il primo progetto, dedicato all’ammodernamento digitale del centro diurno Il Faro di Codigoro, ha portato alla creazione di un laboratorio multimediale basato sulle tecnologie assistive. Hardware e software sono stati adeguati e resi accessibili alle persone con disabilità che frequentano il centro. Contestualmente, gli educatori hanno seguito un corso di formazione – previsto e incluso nel finanziamento – sulla tecnologia Helpitablet e l’utilizzo di The GRid 3, un software per la comunicazione interpersonale e il controllo ambientale. Il software può essere utilizzato con ogni tipo di accesso, come il puntamento oculare, emulatori di mouse, altri sistemi di puntamento e/o attraverso sensori esterni o tramite touch screen. GRid 3 è corredato anche da diverse attività interattive pensate per persone con disabilità: si tratta di semplici attività di gioco nelle quali la persona può scegliere un’azione animata da far compiere al personaggio sullo schermo. Le griglie di The GRid 3 hanno vari livelli di alfabetizzazione e accesso, così da poter scegliere la giusta fonte per l’utente. La griglia ‘Symbol talker’ fornisce una via d’apprendimento che parte dalle prime nozioni di Caa fino a una completa alfabetizzazione.
Il secondo progetto, dedicato alla riqualificazione del centro diurno Il Faro di Codigoro, ha portato alla collocazione di un’altalena per persone con disabilità dotata di un posto e pavimentazione antitrauma, per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dello spazio esterno. “L’obiettivo più ampio – spiega Asp – è quello di realizzare aree accessibili attrezzate con strutture ludiche, percorsi e altri componenti che consentano a tutti gli e le ospiti di svolgere in sicurezza attività ludico-motorie garantendo interazione, socializzazione e sviluppo delle abilità cognitive”. Il progetto dell’altalena è stato realizzato anche attraverso una quota a carico Asp per la realizzazione della piattaforma per la messa in posa. “L’idea – conclude Asp – è nata perché diversi nostri utenti con gravi disabilità intellettive amano andare in altalena. Dondolarsi ha per loro un effetto calmante: questo contribuisce anche a ridurre i comportamenti disfunzionali. Abbiamo quindi deciso di sostituire quella preesistente, non adatta al nostro target di utenza. Non potevamo fare scelta migliore”.
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