Politica
5 Giugno 2024
Anselmo: “Inutile dire che il sindaco non si è presentato: forse perché per far conoscere le proprie idee bisogna prima averne?”

Fabbri diserta anche la tribuna elettorale Rai

di Redazione | 4 min

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Le inadempienze che ostacolano l’attività consiliare

Anna Zonari, consigliera comunale de La Comune di Ferrara, desidera "richiamare l'attenzione su alcune persistenti inadempienze che, a mio avviso, ostacolano il corretto svolgimento dell'attività consiliare e il pieno esercizio del mio mandato"

di Elena Coatti

Quattro meno uno. Ancora una volta il sindaco uscente decide di non confrontarsi con i candidati in vista delle elezioni amministrative. Questa volta – forse l’unico in regione – in occasione della tradizionale tribuna politica Rai, un momento fondamentale per i cittadini per comprendere il contenuto dei diversi programmi elettorali. Fabio Anselmo commenta così, sul suo canale social: “Inutile dire che Alan Fabbri non si è presentato: forse perché per far conoscere le proprie idee bisogna prima averne?”.

Idee e visioni concrete sul futuro delle città sono invece quelle emerse durante il confronto andato in onda su Rai3 martedì 4 giugno, alle ore 13:15. Anna Zonari, Daniele Botti e Fabio Anselmo (in quest’ordine) hanno espresso le rispettive soluzioni a tematiche come sicurezza, welfare, gestione dei grandi eventi e turismo. Abbiamo una Zonari molto attenta all’ambiente e a una città “a misura di donna” e delle categorie più fragili. Botti si concentra sul calo della natalità e sulla desertificazione aziendale che affligge la città e la conseguente disoccupazione. Anselmo intende rivalorizzare il lavoro dei dipendenti comunali e restituire i servizi più essenziali ai cittadini più fragili, bloccando la continua privatizzazione.

Tutti e tre si sono detti favorevoli ai grandi eventi, ma ritengono che debbano essere gestiti in maniera diversa rispetto a come si è fatto finora. È necessario individuare luoghi adeguati come il Parco Sud “più comodo per i collegamenti autostradali – spiega Botti – e per la gestione della viabilità”. Quindi sicuramente basta eventi al Parco Urbano, “un’area naturalistica che va protetta” come afferma Zonari, e basta ai concertoni in centro storico perché non solo danneggiano le attività commerciali, ma anche il turismo internazionale “calato del 25%”, specifica Anselmo. Chi visita la città, infatti, non può godersi a pieno i suoi monumenti.

“Ferrara Arte era un brand famoso in tutto il mondo – sostiene Anselmo -. Ora è diventata un franchising: prende mostre a scatola chiusa che vengono effettuate anche nelle città vicine. Questo ci fa perdere identità. Noi vogliamo una città che respiri e una piazza libera. C’è bisogno di una gestione oculata e pianificata e vogliamo tornare ad essere conosciuti nel mondo”. E aggiunge: “Non possiamo pensare che Ferrara viva solo di grandi eventi e i concerti devono essere finanziati dalle imprese che le organizzano e non dalle nostre tasse”. Il civico poi si chiede anche come siano possibili gli aumenti dei costi fino a 3 milioni di euro del Teatro Comunale poiché, afferma, “non vediamo il rispettivo aumento dell’offerta culturale per i cittadini”.

Infine, la domanda tanto attesa ai tre candidati: “Quali sono le priorità nei primi cento giorni in caso di elezione a sindaco di Ferrara?”. Anna Zonari intende istituire un assessorato unico di urbanistica, energia e ambiente volto a gestire la neutralità climatica prendendo in mano il Pums, “paralizzato dal 2019”. Poi ripubblicizzazione dell’acqua e dei rifiuti avviando da subito un percorso partecipativo per avviare un’azienda pubblica partecipata a livello provinciale. Successivamente, inserire più panchine in centro storico e, in collaborazione con Unife, dare vita a un Ferrara Lab Urban Center che valorizzi il lavoro di tesi di laurea degli studenti. Infine, istituire assemblee pubbliche tematiche “perché crediamo nella democrazia partecipativa”.

Daniele Botti, per far fronte a denatalità e disoccupazione, vuole portare il Fattore Futura, ossia “un criterio che va a bilanciare l’Isee per aumentare il peso dei figli, andando così a impattare positivamente sulle tasche dei cittadini e sulle politiche famigliari”. Botti chiederebbe poi al Governo di creare in città una zona franca urbana “oggi fondamentale per fronteggiare la desertificazione aziendale” e, in ultimo, coinvolgere il petrolchimico valorizzando la tecnologia Moretec “che noi abbiamo studiato a Ferrara e poi esportata in Germania non dando continuità al virtuosismo di ricerca”.

Si conclude il confronto con le proposte di Fabio Anselmo, il quale “restituirebbe subito dignità ai dipendenti del Comune di cui il 25% lamenta mobbing e discriminazione”. Questo consentirebbe loro di esercitare il servizio indispensabile alle imprese, ai geometri, agli ingegneri e ai servizi demografici. Il secondo punto di priorità del civico è “restituire i soldi ai ferraresi” che hanno pagato gli extra-profitti del teleriscaldamento. Infine, un’interlocuzione urgente con il credito perché “abbiamo una desertificazione bancaria che significa spazio alla criminalità organizzata, significa togliere i servizi più essenziali agli anziani che non hanno sportelli disponibili”. Propone dunque un tavolo del credito per “costringere le banche a invertire la tendenza” e per “restituire ai ferraresi e alle imprese i loro denari”.

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