Recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione sono le tre parole che hanno mosso i lavori alla Cittadella San Rocco che, pezzo dopo pezzo, sta tornando ad avere una nuova vita degna anche della bellezza storica dell’edificio, anche grazie ai fondi Pnrr che le Aziende sanitarie estensi sono state in grado di raccogliere.
“Le parole d’ordine di questi interventi – racconta Giovanni Peressotti, Direttore area tecnica Azienda Usl e Azienda Ospedaliero Universitaria – sono il recupero di questo bellissimo edificio, la rifunzionalizzazione degli spazi adeguandoli alle esigenze di chi ci deve lavorare e chi viene alla Cittadella”. Un concetto “che viene esteso nel recupero e nella valorizzazione degli spazi verdi, sia all’interno dell’anello, sia negli spazi limitrofi”. Un luogo che quindi “si caratterizza sia per il comfort individuato all’interno degli spazi che vengono ristrutturati, ma anche del contesto dove si trovano”.
Insomma, se nella ristrutturazione si sta mettendo al primo posto la funzionalità di spazi costruiti nel 1927, non si dimentica il valore storico dell’edificio cercando anche di valorizzarne quelle caratteristiche che oggi lo possono rendere uno spazio confortevole per utenti e lavoratori.
E uno degli spazi ormai pronto a essere operativo è quello che ospiterà la Cot (Centrale Operativa Territoriale) che avrà il compito di coordinare la presa in carico della persona tra i diversi servizi e i diversi professionisti coinvolti nella cura. In questo specifico caso si è trattato di “un intervento radicale” attraverso cui “sono state sostituite tutte le parti impiantistiche, rifatta la distribuzione interna e naturalmente adeguato a quegli standard operativi che sono contemporanei”.
Un occhio di riguardo è stato usato nella direzione della “flessibilità degli spazi” con una dotazione impiantistica “che consente molti utilizzi” ma anche all’avere luoghi di lavoro “molto luminosi e molto aperti” che fungono “da stimolo per il lavoro di squadra”.