Non sono bastati quasi tre mesi all’Assessore Balboni per tener fede alla volontà dichiarata di rilevare la qualità dell’aria a Villanova, prima della realizzazione della megacentrale per la produzione di biometano della Società agricola ApisFe1. Sembrava cosa fatta già a marzo, era solo necessario trovare un punto di allacciamento alla rete elettrica adeguato e i cittadini sarebbero stati accontentati. Non è andata così. L’assessore ha lasciato cadere nel vuoto questa possibilità insieme alle osservazioni e alle richieste di approfondimento alle risposte ricevute che continuano ad avere per noi residenti grande importanza, perché vorrebbe dire avere un segnale concreto delle scelte fatte dall’amministrazione comunale per tutelare questo territorio e le persone che lo abitano.
Si rivela invece sempre più evidente e incontestabile la volontà da parte del sindaco Fabbri e degli assessori Lodi e Balboni di eludere o minimizzare i problemi ambientali, sanitari, di qualità della vita delle persone passando anzi da una giudizio negativo sul progetto alla affermazione pubblica di sostegno al progetto stesso. Non è secondario questo aspetto anche perché il tempo trascorso dal rilascio dell’autorizzazione sembra legittimare ogni passaggio e ogni decisione presa mentre si rivleano sempre più necessari ulteriori approfondimenti.
Abbiamo consegnato richieste precise ad Arpae, al Comune e alla Provincia sull’obbligo per la Società ApisFe1 di presentare un programma di riconversione o ammodernamento a dimostrazione della necessità, giustificata dalla sua natura di società agricola, di ottenere il permesso a costruire l’impianto in deroga che deve essere rilasciato dal Comune e rispetto al quale il consiglio comunale non si è mai espresso. Questo documento renderebbe accertabili e chiari tutti i dati che a nostro avviso sono ancora da verificare relativi al conferimento delle biomasse, alla individuazione dei terreni per gli spandimenti del digestato, alla valutazione del traffico che, oltre ad essere stato sottostimato, non ha tenuto conto dei veri tragitti che compiranno i mezzi.
Il Comune non ha risposto alla nostra richiesta, la Provincia non ha accettato il confronto delegando ad Arpae le risposte. Siamo in attesa che ci vengano dati i chiarimenti necessari.
Ad oggi una cosa però è chiara ApisFe1è l’unico progetto approvato dei 10 presentati in diverse province e Regioni dalla Alvus, acquisita dalla società tedesca Vornbioenergy s.r.l. ad aprile 2024.
ApisFe1, che già era rientrata nella graduatoria del secondo Bando del Gestore dei Servizi Energetici per il finanziamento con i fondi del Pnrr, ha ora rinunciato a questa posizione per partecipare al terzo Bando che, prevedendo un adeguamento ai maggiori costi dovuti all’inflazione, le ha garantito un finanziamento di circa 15 milioni di euro e la possibilità di spostare avanti i termini per la realizzazione dell’impianto.
Il sindaco e la giunta avranno indubbiamente rapporti con questi operatori economici, vista la rilevanza dell’investimento con i vertici della Vornbioenergy, e con loro staranno ragionando delle misure di compensazione, come ci è stato anticipato dall’assessore Balboni, mantenendo la scelta ormai esplicita di non voler coinvolgere tutti i residenti, di voler privilegiare interessi di singoli ad una tutela di interessi generali, a non voler considerare questo territorio meritevole di una vera valorizzazione ma semplicemente area di sacrificio nella quale sarà sempre più difficile contrastare il prevedibile degrado.
A Villanova sono ricomparse le lenzuola NobiometaNo per continuate a dare un segnale che il problema è ancora aperto. La Vornbionergy, che non ha saputo gestire i rapporti con il territorio, aspetta in silenzio da lontano forte dell’autorizzazione e dei finanziamenti sicuri, il sindaco e gli assessori prendono in giro i cittadini
Non è una bella situazione
Gruppo di cittadini di Villanova No Biometano
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