Politica
31 Maggio 2024
Intervento di Anna Zonari sulle 33 ausiliarie comunali che lavorano nei servizi scolastici assunte in somministrazione

La precarietà genera malcontento. Il paradosso delle agenzie interinali

di Redazione | 4 min

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di Anna Zonari*

Le trentatré ausiliarie dei Servizi Scolastici Comunali assunte in somministrazione coprono buchi di personale che aumentano ogni anno a causa dei pensionamenti e/o distaccamenti per problemi di salute. Non indicendo più concorsi per questo ruolo (come per molti altri), il Comune è costretto a sopperire alla mancanza di personale. La scelta di questa Amministrazione è caduta sulle Agenzie interinali (laddove la precedente Amministrazione assumeva direttamente le ausiliarie da settembre a giugno). Inizialmente, le ausiliarie così assunte hanno cambiato un’agenzia dopo l’altra in un anno, pagando tasse aggiuntive nella dichiarazione dei redditi. Alla fine il Comune ha scelto l’Agenzia ‘Tempi Moderni’, che le ha in carico da ormai due anni. L’accordo firmato con l’Amministrazione prevedeva che la retribuzione e il trattamento fossero pari a quello delle ausiliarie Comunali, come da art. 30 comma 1 del Ccnl del Lavoro Somministrato. Ma la ‘Tempi Moderni’, a luglio del 2022, ha cancellato le ferie retribuite dalle loro buste paga.

A seguito di un incontro tenutosi presso l’Ispettorato del Lavoro nel gennaio del 2023 tra la Fp-Cgil, il Comune di Ferrara e la ‘Tempi Moderni’, le richieste avanzate dal sindacato sono state ascoltate, confermando il diritto al pagamento delle ferie maturate e non godute. Ad oggi questo pagamento non è ancora avvenuto, nonostante il Comune abbia già pagato l’Agenzia.

Si parla anche di dieci ausiliarie assunte a tempo indeterminato da ‘Tempi Moderni’, una contraddizione in termini. La responsabilità di questa situazione paradossale è del Comune, che ha utilizzato lo stesso personale con la stessa mansione per trentasei mesi, oltre i quali si passa al tempo indeterminato alle dipendenze dell’agenzia (l’effettivo datore di lavoro) e non del Comune. Per due mesi – luglio e agosto – queste lavoratrici risultano senza mandato ma non senza contratto (quello c’è ed è a tempo indeterminato!). Il Ccnl del Lavoro Somministrato dichiara: “Il lavoratore assunto a tempo indeterminato dall’agenzia di lavoro ha diritto a un’indennità di disponibilità per i periodi in cui non è in missione presso un soggetto utilizzatore.” Ma l’agenzia ‘Tempi Moderni’ non pare essere di questo avviso.

Nel frattempo la ‘Adecco’ ha vinto l’appalto per la gestione del personale somministrato per conto del Comune, che oltre alle ausiliarie dei servizi educativi – per le quali restano i due mesi di “buco temporale” – comprende anche una decina di impiegati tecnico-amministrativi.

Queste lavoratrici percepiranno l’indennità di disponibilità (che è di circa 600 euro, il che significa non riuscire a pagare affitto e bollette…) oppure nemmeno quella? Non possono affidarsi ad altre agenzie interinali per trovare un’occupazione integrativa perché vige il divieto di concorrenza; non percepiscono Naspi in quanto assunte a tempo indeterminato (sempre con mandato a termine).

Il loro stipendio non aumenta, perché non gli viene riconosciuta l’anzianità di servizio: essendo lavoratrici precarie non possono nemmeno lontanamente pensare di affrontare impegni economici come l’acquisto di una casa o di una macchina; difficilmente potranno permettersi di andare in vacanza o anche solo di andare fuori a cena senza farsi i conti in tasca.

Quello che ci lascia attoniti è che un’Amministrazione Pubblica decida di spendere molto più di quello che spenderebbe senza passare per un’Agenzia di somministrazione del lavoro, e che permetta un trattamento simile nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici. Queste scelte ci fanno pensare ad un progressivo piano di esternalizzazione dei servizi.

La nostra visione è molto diversa, condivisa e partecipata, rispettosa nei confronti delle persone. I servizi sono un bene comune e devono restare all’interno della Pubblica Amministrazione.

La Comune di Ferrara ha come priorità i cittadini e il loro benessere. Se le persone sono felici, sane e hanno di che vivere, la città prospera. Se ai lavoratori e alle lavoratrici non vengono riconosciute dignità e sicurezza, la città si impoverisce. Se l’Amministrazione non vede tutto questo significa che è miope, attenta solo al risultato immediato.

Il problema ovviamente è molto più ampio, perché la stragrande maggioranza delle aziende al momento assume il personale tramite Agenzie. Quelle più lungimiranti con il tempo stabilizzano i lavoratori; le altre, pur di non assumere direttamente e a tempo indeterminato, continuano ad avere eterni turnover di personale.

La precarietà nel lavoro genera malcontento, non fa bene all’economia e nemmeno ai lavoratori. Lo ha compreso bene la Spagna, che incentiva il lavoro a tempo indeterminato: l’Italia invece resta il fanalino di coda dell’Europa, con le tasse più alte e gli stipendi più bassi.

*candidata sindaca de La Comune di Ferrara

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