Alloggi erp. Introdurre la “violenza economica” come criterio emergenziale
Intervento di Leonardo Uba del Pd di Ferrara: "Ad Argenta questa misura è stata già attuata, perché non attuarla anche in tutta la provincia di Ferrara?"
Intervento di Leonardo Uba del Pd di Ferrara: "Ad Argenta questa misura è stata già attuata, perché non attuarla anche in tutta la provincia di Ferrara?"
Aveva scritto che non aveva interessato i servizi sociali del Comune né altre strutture, “sia perché non erano presenti minori, sia perché riteniamo che questi costi non debbano più ricadere sulle tasche dei cittadini”. E invece erano stati avvicinati per inserirli nel Piano Freddo
Se oggi Ferrara può candidare 252 alloggi sfitti e 21 fabbricati, per un totale di 663 appartamenti, è solo grazie al piano regionale da 300 milioni di euro pensato proprio per azzerare gli alloggi Erp ed Ers inutilizzati
Di fronte al fuoco incrociato delle dichiarazioni del senatore ferrarese Alberto Balboni (FdI) sul tema dell’immigrazione, l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio risponde con una replica decisa che mette in chiaro i punti di rottura sul significato di accoglienza, legalità e ruolo pastorale
Gli uomini dem: "Riconosciamo che la violenza di genere sia un problema soprattutto maschile di cui le donne subiscono le conseguenze e spetta a noi un impegno più forte nella lotta al patriarcato"
di Davide Sarto e Laura Roncagli*
“Bisogna curare, nutrire, calzare, vestire: ‘cura dell’altro’ in tutta la gamma dei significati. La cura è sempre un dialogo profondo, l’intreccio di un reciproco riconoscimento”. G. A. Franchi
Siamo due genitori e apparteniamo a due intrepide famiglie accoglienti con figli propri e anche accolti.
Facciamo parte di quel mondo che “la famiglia la apre a chi in quel momento ha bisogno di sostegno, affetto, cura e casa”.
Siamo anche un osservatorio interessato (e interessante!), che nella quotidianità del vivere incontra le difficoltà di tutti i genitori, ma con lo sguardo che si estende a chi vive il disagio.
Cosa manca alle nostre famiglie è forse più facile da descrivere, ma noi vorremmo condividere cosa si potrebbe e dovrebbe fare da subito.
Partiamo dalla casa.
Per fare famiglia serve una casa, a prezzi equi e calmierati, serve un alloggio con costi adeguati al reddito, che spesso è costituito da un lavoro povero.
Per i nuclei monogenitoriali in particolare, ma per tutte le famiglie se mancano nonni e parenti, è necessario attivare servizi di conciliazione cura e lavoro per tutelare i bambini.
La necessità di ripartire da una reale integrazione e co-progettazione tra istituzioni e privato sociale è indispensabile per creare nuovi servizi per una famiglia che oggi è molto cambiata, con un esponenziale aumento del disagio psicologico.
La scuola che mai come oggi oltre ad essere luogo educativo dovrebbe diventare luogo di incontro, confronto e prevenzione, con il coinvolgimento attivo delle famiglie, delle istituzioni, del terzo settore, in programmi e progetti condivisi a lungo termine, obiettivi chiari e comuni e anche orientamento alle famiglie rispetto a bisogni che emergono nei loro figli.
I genitori di oggi, per una questione anagrafica in una società che fa figli sempre più tardi, arrivano ad avere contemporaneamente la necessità di prendersi cura di genitori anziani, spesso malati e figli adolescenti complessi. In questo momento della vita molto difficile per le famiglie servono servizi flessibili per consentire loro di non arrendersi e mantenere la cura degli anziani e quell’attenzione importante per i figli, servizi che vanno costruiti a partire dal loro ascolto, in quanto noi famiglie siamo i primi a sapere di cosa abbiamo bisogno per riuscire a portare a termine un fondamentale compito, che sostiene tutta la nostra comunità.
Se “per allevare un bambino ci vuole un intero villaggio” (proverbio africano), potremmo dire che per allevare una famiglia ci vuole un’intera città: tutte le famiglie hanno bisogno di supporto e sostegno, ciascuna a suo modo.
Ogni famiglia vive difficoltà interne, per cui è necessario istituire o implementare servizi che le aiutino nel migliorare la qualità della vita, di sostegni economici adeguati a conciliare le spese della gestione dei figli con la necessità di saperli in luoghi educativi e formativi, anche extrascolastici.
Per sviluppare questa rete di supporti ampi e trasversali, è necessario considerare un impegno economico che sia rivalutato ed adeguato, secondo l’evoluzione del costo della vita, a garantire alle famiglie dei servizi che siano facili, accessibili e davvero per tutti.
*Candidati in Consiglio Comunale Lista Partito Democratico Anselmo Sindaco
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