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19 Maggio 2024
Lo schermidore "fantasioso" Alessandro Poli è terzo ai campionati italiani Gold.

Piccoli schermitori crescono, e non solo

di Redazione | 4 min

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Torna il 26 luglio una manifestazione podistica a Francolino, già patria in passato di eventi importanti, infatti negli anni 80 era molto partecipato e competitivo l’allora “trofeo mobili Barbieri” e successivamente per molti anni si è svolta una manifestazione ludico motoria, fino al 2019. Sarà però la prima edizione della “Francolino walk e run”

Incoraggiare i bambini a praticare la scherma può avere effetti positivi a 360 gradi sul loro sviluppo fisico, mentale, ed emotivo. Non è solo uno sport che insegna a difendersi, ma una disciplina che prepara i giovani ad affrontare la vita con determinazione, intelligenza e rispetto per gli altri. La scherma offre un ambiente ricco di opportunità per crescere, imparare e prosperare.

La scherma è anche un’opportunità per i bambini di socializzare e fare amicizie. Durante gli allenamenti e le competizioni, presso l’Accademia Bernardi Ferrara, i giovani schermidori incontrano coetanei con interessi simili, imparano a lavorare in squadra e sviluppano un forte senso di appartenenza a una comunità. Inoltre, la scherma promuove l’inclusione, essendo uno sport accessibile a tutti, indipendentemente dal sesso, dall’età o dal background culturale.

Le prime due settimane di Maggio a Riccione si svolge la consueta gara nazionale per i ragazzi under 14, coronamento finale delle attività di preparazione schermistica per i giovani atleti. Nello spirito del sodalizio estense, la partecipazione è stata massiccia con l’obiettivo di divertirsi e confrontarsi con i “colleghi” di tutta Italia: la tensione e l’impegno sono la dimostrazione dei nostri valori.

Polito Federico, Barbieri Ruben, Campana Nicolò, Sebastiano Corsini, Caterina Colella, Caterina Garuti, Martina Venier e Mattia Gildone si qualificano per le prove finali e rappresentano degnamente l’Accademia Bernardi, sempre e costantemente seguiti dai maestri Alice Guzzinati, Fabio Quartarone e dall’onnipresente Riccardo Schiavina. Combattono, si impegnano, vincono, perdono, in altre parole crescono per affrontare le sfide e le sconfitte in un ambiente sportivo sicuro che li prepara a gestire le difficoltà nella vita.

Al termine delle due settimane Schiavina, stanco ma contento invia la seguente nota: “Volevo ringraziare i miei ragazzi insieme alle mamme, i papà e i nonni che in questi giorni sono venuti a Riccione. Volevo dirvi che sono fiero di ognuno dei piccoli atleti che ho avuto il piacere di accompagnare in gara. È vero, mancano le coppe, mancano i piazzamenti mancano i successi ma questo Gpg per me è stato un ottimo campionato italiano”. 

“Sono fiero dei miei ragazzi – continua – perché ognuno di loro si è messo in gioco, ha imparato qualcosa e si è battuto. Torno davvero soddisfatto dell’atteggiamento che ognuno di loro ha mantenuto in gara, tutti hanno sfidato i propri avversari giocandosela alla pari, di ognuno di loro non ricordo un momento di cedimento, di tutti ricordo solo la voglia di provarci”.

Li ha visti cresciuti il maestro, “disposti a imparare, convinti di potercela fare. Ho visto davvero tanti sorrisi, ho visto qualche lacrima a fine assalto, figlia della tensione scaricata, la trovo giusta e sana, sinonimo del desiderio di fare bene e dell’amor proprio verso ciò che si fa. Ma a tutti, forse per ricordarlo anche a me stesso, ho detto che quello che abbiamo affrontato è un bellissimo gioco. Ci siamo misurati, abbiamo vinto e abbiamo anche perso, eh vabbè…la prossima volta vedremo di essere più attenti”. 

“La prossima volta – conclude – vi insegnerò qualcosa in più perché non credete che non mi metta in gioco nelle sconfitte dei ragazzi, mi sento sempre corresponsabile, perché in questi giorni ho imparato tanto, torno ricco di spunti e anche di tanti dubbi, convinto di poter migliorare me stesso e i nostri ragazzi, essere in gara è un’opportunità per tutti. Invito anche voi, mamme e papà ad analizzare queste giornate e ripensare a tutte le emozioni”.

Ma non è finita: le gare assolute di scherma continuano fino a Giugno (poi le olimpiadi) nelle varie discipline: la più prestigiosa è il campionato Italiano di spada, i migliori 96 atleti sia nella categoria cadetti (under 17), che in quella Giovani (under 20) che in quella Assoluti.

L’Accademia Bernardi Ferrara ha già qualificato Pietro Baldazzi nella categoria Cadetti e Giovani, Fabio Quartarone e Federico Giatti per i “Giovani” e la “stella di casa” Emilia Rossatti per le finali assoluti di spada Femminile.

 La scorsa settimana si svolge la gara cadetti Gold che ammetterà i primi 8 agli Italiani. Partecipano 200 atleti da tutta Italia. La Bernardi schiera Alessandro Poli che entra in tabellone per i gironi come numero 6.

Alessandro è uno schermitore un po’ fantasioso, schermisticamente un po’ “matto”, in grado di fare finale o di uscire alla prima diretta: impugnatura francese e scherma fantasiosa.

Il maestro Riccardo Schiavina trema per ogni assalto: consigli, posizioni modo di tirare dipendono da te ma anche dall’avversario.

Ma Alessandro Domenica scorsa era in forma e dopo i gironi si classifica quindicesimo (una sola sconfitta).

Il tabellone di eliminazione diretta è lungo ma Alessandro macina vittorie su vittorie fino a giungere all’incontro che lo qualifica nei primi 8, vinto 15 a 8 contro il folignate Giannangeli.

Poi, sereno e tranquillo per la qualifica, continua la scalata alle finali arrendendosi solo in semifinale contro il bravissimo partenopeo Triunfo.

Felici e sereni, maestro e allievo tornano a Ferrara con l’obbiettivo della successiva trasferta a Genova per i campionati nazionali assoluti di spada Giovani, e Alessandro è al primo anno: ne vedremo delle belle.

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