Martedì sera verso mezzanotte. Passeggiando in zona Stadio, arrivo in Via Maro Poledrelli dove vedo in lontananza un’auto della polizia locale fermarsi all’incrocio con Corso Isonzo e due vigili scendere e cominciare a passeggiare tra le varie auto posteggiate irregolarmente lungo la via a lato verso Viale Cavour. Subito prendono i loro tablet ed io, ormai arrivato alla loro altezza con il mio lento passeggiare, li osservo leggere numeri di targa fiducioso che stessero adempiendo al loro dovere di assicurare la corretta viabilità e sicurezza della cittadinanza con un ben giustificata multa per sosta vietata.
Attraverso la strada e mi fermo a chiaccherare con una persona mentre passano alcuni minuti. Poco dopo, scende un gruppo di persone dalla palazzina a fianco e subito si dirige verso le auto dove ancora i due agenti stavano discutendo senza aver emesso alcun verbale. Giusto il tempo di un “grazie mille e buonanotte”, qualche battuta e una risata che due delle cinque auto posteggiate irregolarmente se ne vanno facendo perdere le loro tracce.
Insospettito dalla scena mi avvicino a uno dei due vigili in servizio e domando delucidazioni sul loro comportamento e se avessero emesso multa dato che avrebbero avuto tutto il tempo per farlo e cucinare anche una parmigiana. Mi risponde “perché fa queste domande?” , io rispondo “da cittadino chiedo spiegazioni visto che avete volutamente fatto finta di niente e aspettato (se non avvertito) i proprietari delle vetture” “non ho fatto in tempo a prendere il numero di targa” replica la vigilessa. Mi indispettisco della presa in giro, cerco di farle capire che non sta in piedi la sua versione, ma lei continua ad arrampicarsi sugli specchi. Deluso dal suo imperterrito negare l’evidenza demordo e mi allontano, scattando una foto. Pochi passi più in là sento il frush del primo strappo di verbale, mi giro, sorrido amareggiato e poi continuo verso casa.
Ora vi pongo una quesito.
Soverchieria è il termine che indica l’imporsi sugli altri, abusando della propria maggiore forza, potenza o autorità (Treccani). Ma chi ha soverchiato chi? La persona che ha volutamente posteggiato in modo incivile e pericoloso, magari su un marciapiedi o invadendo la corsia di marcia e quindi fregandosene del semplice fatto che ci sia un codice per il bene di tutti? Oppure colui che indossa la divisa ed ha dato adito all’ennesimo favoritismo di cui questo paese ne subisce le conseguenze da decenni?
Sono entrambe persone e cittadini che nel mio cuore spero si immaginino un futuro migliore per questo mondo che si trascina sofferente(se non morente) con le sue abitudini malsane.
Ps. se aprite google maps e cercate la via all’incrocio con Corso Isonzo noterete la stessa immagine che mi è capitata davanti l’altra sera.
Chissà se Google ha qualche software per fare multe e per far rispettare il codice della strada? Forse servirebbe al corpo della polizia locale. Meno male che fanno servizio anche di notte però.
Andrea, studente di 24 anni
Ferrara, 15/05/2024