A 12 anni entra nella scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma
A soli 12 anni, la ballerina ferrarese Alessia Veronesi, allieva del Gruppo danza Il Cigno M2, ha ottenuto l'ingresso nella scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma
A soli 12 anni, la ballerina ferrarese Alessia Veronesi, allieva del Gruppo danza Il Cigno M2, ha ottenuto l'ingresso nella scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma
"Luca Rambaldi, Marta Bertoncelli, Alessia Maurelli, Jessica Rossi e Illja Kovtun per tutta la città siete un esempio positivo di professionalità, determinazione e passione". Così Alan Fabbri in vista dell'inizio delle Olimpiadi
Il prossimo 27 luglio si concluderà la sedicesima edizione del corso Internazionale “L’Attore e la Maschera nella Commedia dell’Arte” organizzato da Cornucopia Perfoming Arts Labs aps in collaborazione con il Centro Teatro Universitario di Ferrara e la Fondazione Teatro Borgatti di Cento
Cento. "In neanche tre mesi registriamo la scomparsa della Consulta di Casumaro, le dimissioni del Presidente della Consulta di Cento–Penzale, ed oggi le dimissioni del Presidente e di due consultori dell’organo consultivo di Corporeno e Molino Albergati....
Un gruppo di cittadini del Comune di Cento ha ufficialmente annunciato il proprio sostegno alla candidatura di Elena Ugolini (rettrice delle Scuole Malpighi di Bologna e di Cento ed ex sottosegretaria all’Istruzione durante il governo Monti) alle prossime elezioni per il presidente della Regione Emilia Romagna che si terranno il 17 e 18 novembre
di Mirko Rimessi*
Venerdì 17 maggio, con la 13^ tappa Riccione-Cento, il Giro d’Italia arriva nella Città del Guercino dopo aver percorso 179km attraversando le provincie della Romagna, Bologna e concludendo, negli ultimi 3000m nel ferrarese.
Cento è città di grande tradizione ciclistica con il suo velodromo che, non a caso, porta il nome di quello che è stato il più illustre dei suoi concittadini diventato famoso sulle due ruote: Corrado Ardizzoni (Renazzo 23/02/1916 – Cento 14/03/1980), Olimpionico ferrarese a Berlino 1936. A vestire la Maglia Azzurra con lui nella prova su strada, svoltasi il 10 agosto nei dintorni della capitale del Terzo Reich furono Elio Bavutti, Pierino Favalli, Glauco Servadei. La gara fu corsa per lo sprinter Favalli, ma il piazzamento di Ardizzoni fu fondamentale per la prova a squadre (determinata sommando i tempi dei migliori tre corridori di ogni nazione), che vide l’Italia aggiudicarsi un amaro 4° posto, con Francia, Svizzera e Belgio distanti solo 6, 2 e 1 secondo.
Oltre ai Giochi, quella di Ardizzoni è stata una carriera brillante con la vittoria di oltre cinquantina corse tra strada e pista, tre le quali il prestigioso Giro dell’Emilia, e un argento tricolore nel 1935. Nel 1939 la sua unica partecipazione al Giro d’Italia, prima della chiamata alle armi, che chiude la parte più rosea della parabola ciclistica di quello che era considerato uno dei più promettenti giovani della sua era. Risalirà comunque in sella tornato dal fronte, concludendo l’attività nel 1949. Varie le maglie vestite ma, sicuramente, il cuore è in quella di “casa” dell’Unione Ciclistica Centese, che l’ha fatto esordire, portato ad Olimpiadi e Mondiali e accolto negli ultimi anni.
*un ricordo a cura della Sezione di Ferrara dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia dell’Olimpionico della Città del Guercino, Corrado Ardizzoni
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