Ha incontrato il vescovo Gian Carlo Perego per poi recarsi nella sede di Confindustria mentre nel pomeriggio ha incontrato Ascom e Cna oltre alla Securfox e agli organizzatori del Summer Festival. Lorenzo Cesa, segretario dell’Unione di Centro che dopo quasi tre lustri si ripresenta alle elezioni a Ferrara, li ha definiti “incontri all’insegna della concretezza” a cui è stato accompagnato dagli esponenti del partito tra cui Riccardo Bizzarri e Ciriaco Minichiello.
“Sua eccellenza – spiega ai nostri taccuini – ci ha pregato di fare il nostro mestiere all’interno della coalizione di centrodestra che è quello di portare moderazione e buonsenso”. Non solo a Ferrara ma anche a livello nazionale e questo è “anche il senso della nostra partecipazione alla vita politica”.
“Bisogna continuare – specifica – il lavoro che ha fatto il sindaco e portare all’interno della colazione, questa è la nostra funzione, la moderazione. Moderazione che non significa essere morbidi ma trovare delle soluzioni conoscendo bene i problemi che si devono affrontare”.
Al centro degli incontri anche la possibilità di incrementare le esportazioni visto anche il ruolo del deputato come presidente della Delegazione Italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato, assunto circa un anno fa, il 9 maggio 2023. “In questo periodo di rapporto con tutti i grandi paesi vedo che c’è grande attenzione” verso un paese che “può raddoppiare le proprie esportazioni nel giro di pochi anni”. Una grande opportunità che secondo Cesa dipende anche dal “riposizionamento che questo governo ha fatto a livello internazionale”. Il segretario parla di un “governo che si è posizionato ottimamente a livello europeo” ma anche “a livello di rapporti atlantici”. Ancor di più per quello che sta svolgendo a “livello di Mediterraneo e di Africa” con il Piano Mattei che “sta dando molto respiro all’Italia” e la “possibilità per le imprese di lavorare in tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.
“Un momento di grandi opportunità – conclude – che va colto, è questo che ci chiedevano gli imprenditori oltre al tema della formazione”. La richiesta è quella di collegare la formazione al mondo del lavoro, cosa per cui “sta lavorando il governo centrale”.
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