Fratelli d’Italia intitola il circolo di via Cassoli a Marcello Bignami
Fratelli d’Italia intitola il circolo in via Cassoli alla memoria di Marcello Bignami. Esponente di spicco del Movimento sociale italiano prima e di Alleanza nazionale poi
Fratelli d’Italia intitola il circolo in via Cassoli alla memoria di Marcello Bignami. Esponente di spicco del Movimento sociale italiano prima e di Alleanza nazionale poi
Tragedia a Longastrino, dove - nella mattinata di sabato 28 giugno - un uomo di 83 anni, Evaristo Bandini, è morto a seguito di un incidente stradale lungo all'incrocio tra via Pagana, via Giuliana e via Valletta
In via Canal Bianco nel Comune di Copparo è andata a fuoco una pressa mentre stava facendo delle balle di paglia in un campo di grano. Le fiamme si sono propagate in un'area abbastanza estesa richiedendo l'intervento di squadre dei vigili del fuoco da Ferrara e da Codigoro
Lunedì 30 giugno il Comune di Argenta osserverà una giornata di lutto cittadino in occasione dei funerali di Alessandro Coatti a Longastrino, comune in cui è residente la famiglia, tragicamente scomparso lo scorso aprile in circostanze drammatiche
La difficoltà di far coesistere i vari concerti in piazza Ariostea con le giuste esigenze degli abitanti residenti è evidente. Anche lo sforzo di aggiustare le cose con piccole o significative promesse di modifiche della viabilità non sono convincenti
di Elena Coatti
“L’8 e 9 giugno non si vota solo per Ferrara, si vota anche per le Europee. Ma non gliene può fregar di meno a nessuno”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, che sabato 11 maggio ha raggiunto piazza della Repubblica “non per fare un comizio”, dice, ma per rispondere alle domande e ai dubbi dei presenti. È intervenuto anche Fabio Anselmo che ha ringraziato i componenti della coalizione per “non essere caduti nella tentazione di distinguersi dagli altri per catturare il proprio elettorato”. Per l’avvocato era infatti “condicio sine qua non avere tutto lo schieramento delle forze politiche” a sostegno della sua candidatura, altrimenti avrebbe continuato a fare il suo mestiere, afferma.
“Perché l’Europa non interessa a nessuno? Perché non sappiamo neanche come funziona e per questo la sentiamo distante, un po’ come con la politica”. Secondo Calenda, l’obiettivo della sua campagna elettorale è coinvolgere più persone possibili a parlare di Europa, un conseguimento che “De Gasperi voleva perché sapeva che sarebbe servita ai giovani italiani”. “Lo capisco che siete stanchi – aggiunge – e che credete che tanto non cambierà nulla perché è tutto un magna magna, ma sapete qual è l’unica rivoluzione che non abbiamo ancora fatto? Mandare persone serie, competenti ed esperte al parlamento europeo”.
Al suo fianco tre dei candidati per la circoscrizione nord est: Federica Sabbati, ex vice presidente del Movimento Europeo Internazionale che ora vive a Bruxelles e si occupa di cambiamento climatico; Mario Raffaelli, che è stato sottosegretario agli Esteri e inviato delle Nazioni Unite in centro Asia e Africa; Federico Pizzarotti, che ha governato Parma ed è stato riconfermato due volte dai cittadini. “Abbiamo candidato il generale Camporini, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, che non ha mai detto una parola che non doveva – afferma Calenda -. Sapete che lo pagate ugualmente al generale Vannacci?”.
Come si fa l’Europa comune? Secondo Calenda, innanzitutto decidendo insieme in particolare le questioni di sicurezza e di politica estera, che dovrebbero essere approvate all’unanimità. Poi formando un esercito europeo “unendo le grandi potenze Italia, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, perché se un domani risalisse al potere Donald Trump, gli Stati Uniti non ci proteggerebbero più. E per questo dobbiamo essere pronti autonomamente”.
Ma è sulla preparazione dei candidati che continua a insistere il leader di Azione, che invita a “non andare a votare contro nessuno, ma a votare per voi stessi”. Lui stesso afferma di votare guardando il curriculum vitae dei candidati e le promesse che questi fanno. “Fate queste due cose e rivoluzionate il paese, cominciamo a rimettere i mattoni dell’Europa, dell’Italia. E voi lo sentite nel cuore che è questo che serve, perché la politica non è uno schifo. È uno schifo come è stata fatta la politica”. E aggiunge: “Io sono repubblicano, antifascista, europeista e atlantista. Ma voglio parlare delle cose che si devono fare. È ora di fare la differenza l’8 e il 9 giugno”.
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