Politica
10 Maggio 2024
Fabio Anselmo interviene sull'aggressione verbale del vicesindaco a una giornalsita. "Nel Comune di Ferrara tira brutta aria per chi non è in linea con la propaganda di regime"

Raccontare i fatti per Naomo e i suoi accoliti non va bene

di Redazione | 2 min

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di Fabio Anselmo*

“Comunista di m***a”: così ieri il vicesindaco Naomo Lodi ha apostrofato la giornalista di un quotidiano locale che stava facendo il proprio mestiere al Gad dove era scoppiata una rissa tra un gruppo di spacciatori.

Già, perché lo spaccio e la malavita non sono spariti dalla zona Gad come vorrebbero farci credere. E raccontare i fatti per Naomo e i suoi accoliti non va bene. Informare, comunicare cosa accade veramente in città al di là e al di fuori della propaganda edulcorata che ci viene somministrata ogni giorno non è gradito, è da “comunisti di m***a”, non un diritto della cittadinanza, non è un principio costituzionale, non è un pilastro della libertà

Un atteggiamento in piena sintonia con il Governo che ha oramai imbavagliato la Rai e i telegiornali, costringendo l’altro ieri Rai News, in piena campagna elettorale per le europee e facendo carta straccia della par condicio, a mandare in diretta ben 46 minuti di intervento di Giorgia Meloni. Ovviamente senza contradditorio. Perché il Capo, si sa, non va contraddetto. E ha sempre ragione.

Ci stiamo avvicinando a grandi passi a quei regimi che tanto piacciono alla destra, a Alan Fabbri, al senatore Balboni e a Naomo Lodi dove la libertà di stampa è negata, la magistratura è sottoposta al potere politico e i diritti della cittadinanza negati. Siamo tutte e tutti persone meno libere.

Anche nel Comune di Ferrara tira brutta aria per chi non è in linea con la propaganda di regime: come ha ricordato il candidato Leonardo Uba citando i risultati di un sondaggio condotto dal Comitato unico di garanzia del Comune di Ferrara: ben il 14% di chi lavora in Comune si sente minacciato per le proprie idee politiche e sindacali. Altri “comunisti di m***a”?

La città che vogliamo non è così. Il Comune che vogliamo è trasparente, non nasconde i fatti sotto il tappeto della propaganda, non discrimina chi ci lavora sulla base delle idee politiche, punta sull’apertura e non sulla chiusura, guarda dentro e al di là delle Mura con i piedi ben piantati nella nostra storia e lo sguardo rivolto al futuro.

*candidato sindaco di Ferrara

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