Il progetto Unife “Giustizia e società contemporanea – Sulle orme di Giacomo Matteotti penalista” accede al finanziamento della legge Segre per la celebrazione della figura del deputato socialista nella ricorrenza dei cento anni dalla sua morte. L’Università si è infatti collocata seconda nella graduatoria dei 22 enti premiati dal Comitato per gli anniversari nazionali del politico.
Al centro della proposta dell’Ateneo di Ferrara, la promozione dello studio del pensiero e dell’opera di Matteotti, al fine di conferirvi nuova attualità sul piano scientifico e sociale. Colonna portante del progetto è la Scuola dedicata alla sua figura come giurista, organizzata dal Centro Macrocrimes – Centro studi giuridici europei sulla grande criminalità. Saranno inoltre messe a disposizione borse di studio per tesi di laurea e creata una biblioteca virtuale delle sue opere giuridiche.
L’iniziativa nasce dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, legato al territorio veneto da oltre vent’anni con il corso di laurea magistrale istituito a Rovigo nella sede di palazzo Angeli, che si apre proprio sulla centrale piazza Matteotti. Il Dipartimento è parte attiva del Comitato provinciale polesano per le celebrazioni 1924-2024, nell’ambito del quale il progetto è stato ideato e promosso dal professor Daniele Negri, docente di diritto processuale penale di Unife e membro del nucleo operativo del Comitato.
“Partendo dalle idee espresse negli scritti penalistici di Matteotti, il percorso della Scuola si sviluppa attorno a quattro filoni tematici che indagano le relazioni tra giustizia e società contemporanea: culture (i fondamenti storici e filosofici), politiche (gli indirizzi attuali della legislazione), pratiche (le principali tendenze nella vita quotidiana della giustizia), trasformazioni (giustizia digitale, giustizia internazionale in tempo di guerra)”, spiega Negri. Si articola in cinque giornate di attività didattiche intensive, con inizio il 31 maggio, sotto forma di lezioni e laboratori, che si svolgeranno nella Casa Museo Matteotti a Fratta Polesine e nelle sedi di Ferrara e Rovigo del Dipartimento di Giurisprudenza.
Le lezioni, tenute da relatori in grado di coniugare rigore scientifico e capacità divulgative, sono aperte anche a insegnanti e alunni delle scuole secondarie di secondo grado, magistrati e avvocati (hanno aderito gli Ordini degli avvocati di Ferrara e Rovigo, la Fondazione forense ferrarese e la Camera penale di Ferrara), nonché a tutte le cittadine e i cittadini. I laboratori sono riservati a studentesse e studenti universitari iscritte/i al corso di laurea in Giurisprudenza (le iscrizioni rimarranno aperte fino al 18 maggio).
Il progetto prevede inoltre l’assegnazione di borse di studio per tesi di laurea su argomenti ispirati agli scritti del giurista polesano, con l’opportunità per gli studenti di trascorrere periodi di studio nei Paesi europei ove il giovane Giacomo Matteotti approfondì la propria preparazione giuridica.
I ricercatori del Centro Macrocrimes creeranno una biblioteca virtuale delle opere giuridiche di Matteotti, già liberamente consultabili sul sito della Casa Museo di Fratta Polesine, affiancandole con spiegazioni, percorsi guidati e mappe storiche volte a contestualizzare gli scritti nel dibattito giuridico dell’epoca e a illustrarne la ricezione nella comunità scientifica nel corso del tempo.
Convegni e incontri di studio sul territorio polesano e ferrarese daranno ulteriore risalto nei prossimi mesi alla vita e all’opera di Giacomo Matteotti. In programma, tra l’altro, la tavola rotonda “Dei diritti e dei doveri. Il pensiero di Matteotti nella Costituzione”, presso Palazzo Cezza di Rovigo nel pomeriggio del 24 maggio, animata dai professori Alessandra Annoni, Daniele Negri, Marco Venturoli e Paolo Veronesi.
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