Politica
26 Aprile 2024
Il messaggio del candidato sindaco per la Festa della Liberazione: "Anche oggi siamo tenuti a confrontarci con enormi questioni che mettono in discussioni questi, pur tribolati, 79 anni di libertà e di democrazia"

Dal premierato alla libertà di stampa. Il 25 Aprile secondo Fabio Anselmo

di Redazione | 3 min

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Riforma del premierato, autonomia differenziata, tentativi di imbavagliare la stampa, aborto, aiuti all’Ucraina e conflitto in Palestina. Sono questi i temi principali su cui Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno, si sofferma per celebrare la data del 25 aprile.

Una data che “è e deve essere chiamata la Festa della Liberazione. Non della libertà” precisa, dal momento che “la prima esprime l’azione di estremo sacrificio di partigiani e civili trucidati dai fascisti. La seconda un traguardo raggiunto da difendere con la nostra Costituzione che non ci è arrivato dal cielo. Non ci è stato regalato ma ci siamo conquistati“.

Il ragionamento vale soprattutto oggi, che “siamo tenuti a confrontarci con enormi questioni che mettono in discussioni questi, pur tribolati, 79 anni di libertà e di democrazia” aggiunge.

“Dobbiamo confrontarci con il clima di guerra che comporta l’aumento delle spese militari a scapito del welfare, della sanità, con tragedie come quelle che vedono aggredita l’Ucraina dalla Russia e con la terribile e sproporzionata ritorsione del governo israeliano nei confronti della popolo palestinese” sottolinea, mentre “sul piano interno, il governo delle destre vuole ridurre il Parlamento e il presidente della Repubblica a passacarte senza alcun ruolo attraverso l’istituzione del premierato mentre disarticola l’Italia tra regioni ricche e altre povere con la legge sull’autonomia“.

Anselmo rincara la dose: “Non basta: si va dalla censura alle posizioni divergenti, come quella recente verso Antonio Scurati, al tentativo di imbavagliare la stampa e gli intellettuali non allineati con querele temerarie, denunce, acquisto di testate giornalistiche da parte di sodali, leggi che inaspriscono le pene verso i giornalisti rei di portare alla luce carte che dovrebbero restare nascoste all’opinione pubblica. Si aprono le porte dei consultori ad associazioni il cui scopo è quello di impedire alle donne di decidere sulla propria vita e sul proprio corpo in libertà e coscienza, rendendo ancora più difficile un momento di per sé già amaro”.

“In questo contesto, celebrare il 25 Aprile assume un significato ancora più profondo. È un’occasione per riflettere sull’importanza della libertà, della democrazia e dei valori di solidarietà e uguaglianza che hanno ispirato la lotta partigiana per la libertà dell’Italia. È un momento per riaffermare l’impegno per difendere i diritti umani, la libertà di espressione e il rispetto per le diversità” precisa Anselmo.

“Il 25 Aprile – conclude l’avvocato – ci ricorda che la storia dell’Italia è segnata da momenti di coraggio, resistenza e solidarietà. È un giorno per onorare coloro che hanno sacrificato tanto per garantire un futuro migliore per le generazioni successive e per rinnovare il nostro impegno a difendere i valori di libertà e democrazia che sono al cuore della nostra identità e del patto costituzionale“.

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