Cento. Finito a processo per spaccio di sostanze stupefacenti, lui si difende e respinge ogni accusa, giustificando quella droga in suo possesso come materiale legato ai suoi studi universitari che, a differenza di quanto oggi gli viene contestato, regalava ai suoi amici.
Protagonista della vicenda, avvenuta tra Bologna e Pieve di Cento, dal 2016 al 2019, è un 31enne di Cento, finito sotto la lente degli inquirenti per aver ceduto, in almeno quaranta occasioni, delle dosi di cannabis – light, secondo la sua difesa – a tre persone, senza però che la Procura sia riuscita a stabilire importo e quantità degli scambi.
Gli episodi finiti adesso davanti al giudice fanno parte di un’indagine molto più ampia che, insieme al 31enne, vedeva altre persone a processo, a cui invece la Procura contestava passaggi di denaro. Gli altri imputati, però, hanno scelto tutti di essere giudicati con riti alternativi.
Si torna in aula l’8 luglio, quando l’avvocato Alessandro Falzoni, che assiste il ragazzo, depositerà del materiale difensivo, prima della discussione.
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