Attualità
22 Aprile 2024
Omaggio ai cippi commemorativi nel 79° anniversario dell’assassinio dei dieci antifascisti

Eccidi di Porotto, ricordati i martiri della Libertà

di Redazione | 3 min

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La pioggia e il maltempo non hanno fermato le cerimonie a Porotto e a Fondoreno, che si sono svolte alla presenza delle autorità civili, militari e religiose e delle associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, tra cui Anpi Ferrara, Associazione Partigiani Cristiani e il Comitato per la Memoria dei X Martiri di Porotto.

In occasione del 79° anniversario, sono stati ricordati i martiri della Libertà di Porotto, con tre diversi momenti dedicati a una pagina dolorosissima della nostra storia: quella in cui dieci antifascisti persero la vita nell’efferata aggressione, conclusa in un bagno di sangue, diventato noto come l’eccidio dei X Martiri di Porotto, perpetrato nelle campagne limitrofe a Ferrara.

Il 25 marzo e il 21 aprile del 1945, solo quattro giorni prima della liberazione dell’Italia da parte dei partigiani e degli alleati, dieci giovani di Porotto e di Fondoreno vennero uccisi dai nazifascisti. I loro nomi erano e sono Cesare, Egidio e Renzo Artioli, Ugo Costa, Luciano Gualandi, Giorgio Malaguti, Dino Manfredini, Giancarlo Massarenti, Tonino Pivelli e Quinto Rossi. Erano mossi da diversi credo politici, erano tutti uniti però dal comune sentimento antifascista.

Dopo la deposizione di una corona al Cippo di via Tagliaferri, il corteo, intonato dalle musiche della Banda di Cona e della Banda Ludovico Ariosto, si è diretto a omaggiare il Cippo di via Ladino, dove hanno preso la parola, oltre alla rappresentanza del Comitato per la Memoria dei X Martiri di Porotto, l’assessore al Patrimonio del Comune di Ferrara e l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Galliera, che ha commemorato il loro concittadino caduto della strage dei X Martiri. L’ingegnere del Comune Paolo Rebecchi, curatore della ristrutturazione del Cippo di Porotto e del Cippo di via Fondoreno, ha spiegato gli interventi realizzati e volti al restauro e alla valorizzazione del patrimonio monumentale ferrarese.

Quella di oggi è stata inoltre l’occasione per inaugurare il progetto di valorizzazione con la nuova postazione del monumento di Porotto, che è stato leggermente spostato di qualche metro, seppur ospitato sempre nella stessa piazza, per far sì che a Porotto possa edificarsi una mensa per la scuola primaria “A. Franceschini”, che consentirà di ampliare i servizi offerti alle famiglie nella frazione.

Silvana Baroni ha portato la commovente testimonianza raccolta recentemente da un nipote di uno dei morti di Porotto, Cesare Artioli, che porta lo stesso nome dello zio ucciso. Gli studenti delle scuole di Porotto e Galliera hanno portato la loro testimonianza su cosa voglia dire “resistere” oggi, seguita da un breve canto del Coro delle Mondine di Porporana.

Infine, sotto una pioggia battente, si è tenuto l’omaggio al Cippo di Fondoreno. Anche in questo sito di memoria è stata deposta una corona.

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