Politica
22 Aprile 2024
Dai dem alla Lega passando per i Cinque Stelle. Alcune reazioni dei politici alla candidatura alle europee dell'attuale presidente della regione

Zappaterra: “Con Stefano Bonaccini il meglio dell’Emilia-Romagna in Europa”

di Pietro Perelli | 3 min

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Sala gremita di persone per la presentazione della lista dei candidati di Fratelli d’Italia. Al tavolo, insieme al sindaco Fabbri, i dirigenti locali e nazionali, il senatore Alberto Balboni, il presidente provinciale e capolista Alessandro Balboni, l’on. Mauro Malaguti, la coordinatrice comunale Scaramagli e il capogruppo di FdI del Senato Lucio Malan

“Esperienza, concretezza e umanità. Con Stefano Bonaccini il meglio dell’Emilia-Romagna in Europa. Dopo 10 anni difficili tra covid e alluvione da capolista nel nostro collegio alle Europee di giugno farai la differenza anche stavolta”. Con queste parole Marcella Zappaterra saluta la candidatura alle elezioni europee di Stefano Bonaccini che dovrà lasciare con qualche mese di anticipi l’incarico di presidente della Regione. Un ruolo a per cui è stato eletto nell’autunno 2014 e che lascerà dopo 10 anni nell’autunno 2024.

Lo stesso Bonaccini durante il discorso in cui ha annunciato la candidatura ha anche assicurato che fino all’insediamento si dedicherà al suo incarico. “Hai servito la nostra regione per 15 anni – dice Paolo Calvano -, prima come consigliere regionale e poi come Presidente, ora potrai andare a servire il nostro Paese dall’Europa. Un’Unione Europea che sai già come funziona per le tante cose fatte in Emilia-Romagna insieme alle Istituzioni europee. Hai investito tanto sul posizionamento internazionale della nostra regione per assicurarci una prospettiva, senza mai disconnetterti dalle necessità quotidiane degli emiliano-romagnoli”.

All’entusiasmo dei dem ferraresi a questa candidatura si affianca però il segretario della Lega regionale Matteo Rancan che parla di “atto irresponsabile nei confronti della Regione”. “Un gesto – aggiunge – che antepone il suo futuro politico personale al bene della nostra regione che lui abbandona a se stessa. Anche per questo, come Lega, siamo pronti a governare”.

Pare invece vedere con favore l’apertura di nuove opportunità il senatore pentastellato Marco Croatti. “Si volta pagina, dopo dieci anni, e nel campo progressista c’è l’opportunità e l’occasione di costruire un nuovo percorso politico condiviso forte, credibile, innovativo, che potrà mostrare a tutto il Paese una politica davvero alternativa a quella classista, eversiva, lobbista della destra di Meloni e Salvini”.

“In Emilia-Romagna – aggiunge – possiamo costruire un progetto progressista che metta al centro l’interesse comune e non quello di pochi, che sia inclusivo, solidale e contro le disuguaglianze, che sia davvero ambientalista e capace di puntare sulla sostenibilità come chiave per rendere le nostre imprese sempre più competitive e innovative. I confronti con le altre anime progressiste, ambientaliste, pacifiste della regione, già avviati sui territori e nei comuni, si intensificheranno e auspico che nel percorso di dialogo in vista delle elezioni regionali di novembre non ci si fermi ad aspettare quelle forze politiche che spesso in Parlamento e nel Paese si schierano e votano a favore delle pessime misure volute dalla destra su giustizia, legalità, sull’informazione. Le stesse forze politiche che su ambiente, pace, sviluppo, sono lontanissime da posizioni progressiste e vicine piuttosto a politiche conservatrici”.  

“Serve – conclude – una visione forte e condivisa e se ci sarà la volontà di lavorare in tal senso non sarà complicato trovare la persona giusta per rappresentare questo progetto. Come M5S agiremo per dare all’Emilia Romagna un grande futuro”.

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