Eventi e cultura
21 Aprile 2024
Lo ha fatto attraverso lo squadrismo e il fascismo agrario nato nella nostra provincia. Ne hanno parlato Antonella Guarnieri, storica, e Giacomo Locci, autore del collettivo Cumbre, in un incontro al Museo del Risorgimento e della Resistenza

Dalle bonifiche allo squadrismo Fascista. Tra Ferrara e il mare è passato il destino d’Italia

di Redazione | 3 min

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Ne hanno parlato Antonella Guarnieri, storica, e Giacomo Locci, autore del collettivo Cumbre, sabato pomeriggio in un incontro al Centro di Documentazione del Museo del Risorgimento e della Resistenza nel quale è stato presentato il podcast  ‘I Fantasmi della Bassa’, prodotto da Legacoop Estense con il contributo della Regione Emilia-Romagna all’interno del progetto “Memorie dal popolo”. Un audio documentario citato anche dal produttore audio Jonathan Zenti all’interno del podcast Il Mondo di Internazionale che alcune settimane fa è entrato anche nelle classifiche di Apple Podcasts e Spotify fra le produzioni più ascoltate in Italia.

In una sorta di vero e proprio format, Guarnieri e Locci si sono alternati nel parlare riprendendo o anticipando alcuni estratti audio del podcast selezionati per l’occasione e proposti al pubblico intervenuto. Dalle grandi bonifiche iniziate nel 1870 e osteggiate da chi viveva nelle valli alle grandi lotte agrarie dei braccianti negli anni dal 1901 al 1914, dalle vittorie elettorali socialiste nel primo dopoguerra al patto tra Mussolini e i proprietari terrieri più potenti d’Italia. Un patto documentato da fonti di prima mano nelle recenti ricerche della Guarnieri.  

Secondo la Guarnieri, è proprio per questo accordo che si può parlare di Ferrara come “culla del regime”, dove il fascismo rinasce grazie allo squadrismo agrario ribaltando in poco più di un anno gli equilibri di quella che fino all’autunno del 1920 era la provincia più rossa d’Italia. Le ingenuità socialiste, l’eccidio del Castello Estense del dicembre 1920, l’arrivo di Giacomo Matteotti a Ferrara, la violenza inimmaginabile scatenata dagli squadristi di Balbo che assaltano le Case del Popolo, le sedi delle leghe o addirittura interi paesi come Portomaggiore e Argenta.

Il podcast, diviso in 5 episodi, aiuta a fare luce su fatti purtroppo assenti della memoria sociale e collettiva, resistenze dimenticate, antifascisti che hanno perso e che non sono stati mai ricordati, come Tullio Zecchi, Rino Cenacchi, Vincenzo Antonellini o Celeste  o riscoperti solo di recente, come Natale Gaiba. Fra le voci raccolte quelle di Michele Nani, Wu Ming 1, Dante Leoni, Egidio Checcoli, Paul Corner, Franco Bottoni, Riccardo Nencini, Mario Caraccio, Daniela Fuschini, Guerrino Medini, Anna Chendi e Sergio Felletti. Con loro i fantasmi della bassa tornano a farci visita e raccontano molto di quello che è stato, di quello che è, e di quello che sarà.

Il podcast sarà presentato questa mattina (domenica) a Copparo presso la Galleria Civica “Alda Costa” alle 10.30, sempre alla presenza di Antonella Guarnieri e Giacomo Locci, in un evento nel quale sarà proiettato anche il documentario “Memorie dal Popolo” di Rita Bertoncini e Cinzia Romagnoli.

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