di Cecilia Gallotta

“Mi vergogno di stare in questa città”. È un esordio piuttosto pesante quello del candidato sindaco Fabio Anselmo, che sabato mattina, durante l’incontro con la coalizione pentastellata presso la mensa di Viale K, ha rimarcato un fatto che poche ore prima aveva già reso pubblico tramite i social.

“In epoca Covid, Ferrara è stata l’unica città che non ha fatto sconti a Bergamo. Abbiamo tenuto i prezzi di cremazione più alti, quando tutti ricordiamo benissimo la situazione drammatica in cui si trovava la città lombarda, dovendo gestire le salme dei defunti all’inizio della pandemia. Quelle somme sono state destinate ad un’azienda privata che ha poi organizzato le feste e gli eventi che Alan Fabbri tanto decanta. Niente sconti, facciamo ballare la gente, che poi ci rivoterà”.

La questione sulle salme di Bergamo è “un invito a riflettere – afferma Anselmo – sulla reale sincerità che l’attuale sindaco millanta e su quella che io ritengo essere ipocrisia a speculazione strategica; i concerti sono cosa buona, ma quando a finanziarli sono i soldi del dolore e del lutto, allora non è accettabile. E la gente che ci va e si diverte, queste cose non le sa”.

Del resto, un fatto che mette d’accordo anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle – i primi a presentarsi muniti di maglietta con il nome del candidato Anselmo – è proprio “questo vento da destra, che negli ultimi anni sta spazzando via l’importanza dei diritti umani”.

“Ho conosciuto Fabio 15 anni fa – racconta la senatrice Ilaria Cucchi – e con lui ho conosciuto anche Ferrara. Negli ultimi anni l’ho vista cambiare troppo, e voglio rivedere questa città come quando l’ho conosciuta”. E “chi meglio di Anselmo potrebbe riuscirci” si agganciano i coordinatori regionali M5S Marco Croatti e Gabriele Lanzi, che individuano nel candidato di centrosinistra “una figura civica che può raccogliere al meglio le idee di tutte le forze progressiste di questa città”. 

Perché “non ci può essere sviluppo economico se quest’ultimo va contro i diritti delle persone” aggiunge l’europarlamentare Sabrina Pignedoli. “Se vogliamo una Ferrara più sociale, infatti, dobbiamo anche chiedere un’Europa più sociale”.

E se per qualcuno “potrà sembrare una manovra elettorale” la stessa scelta della location in cui si è svolto l’incontro, il coordinatore provinciale Paride Guidetti ci tiene a ricordare che “il Movimento 5 Stelle non si è svegliato stamattina e ha pensato a Viale K. È da anni che collaboriamo con Don Bedin, procurando alimenti per la loro mensa”.

Quanto al programma elettorale, “ho già ricevuto critiche sulla sua eccessiva lunghezza” dichiara Anselmo. “Ma vedete, io, al contrario di Alan, ho bisogno di migliorare le strategie comunicative per rendere semplici quelle che sono questioni molto complesse su cui si dovrà andare a lavorare. E non il viceversa”.

I candidati: Barbara Bergamaschi, Antonella Berti, Daniele Biancardi, Monica Caleffi, Davide Cannella, Enrico Cantone, Monica Chiarini, Mariarosa Fabbian, Raffaella Fabbri, Claudio Fochi, Leonardo Fusetti, Franco Gallinelli, Maurizia Ghisellini, Lorena Maini, Gabriele Maldini, Marcello Marangoni, Susanna Marchetti, Marzia Marchi, Massimo Mari, Manuela Mazzanti, Leonarda Nalli, Calogero Pace, Ercole Piva, Leonardo Polastri, Cristina Previati, Francesco Reitano, Nicola Rondelli, Milva Roversi, Claudio Massimo Sfrisi, Pietro Straforini, Valentino Torbidone, Daniela Trevisani