Politica
15 Aprile 2024
Elezioni europee. Il candidato Dario Dongo: "Vogliamo ribadire che i soldi per gli armamenti vengono sottratti alla sanità pubblica, alla dignità delle nostre vite che si esprime attraverso un reddito e una pensione adeguata"

Pace, terra e dignità. La lista di Santoro contro riarmo e speculazioni finanziarie

di Redazione | 2 min

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Sono 100 miliardi gli euro che oggi vengono spesi dall’Europa in armamenti. È un tema su cui la lista “Pace, terra, dignità”, promossa da Michele Santoro e Raniero La Valle, non intende arretrare e che la federazione di Rifondazione Comunista di Ferrara ha deciso di sostenere nella sua corsa alle europee.

“I costi dell’economia di guerra – afferma Stefania Soriani, segretaria provinciale di Rifondazione – sono pagati da lavoratrici e lavoratori, classi popolari e famiglie. La lista vuole interrompere l’invio di armi all’Ucraina e fermare il genocidio della popolazione palestinese a Gaza e in Cisgiordania”.

“La nostra priorità assoluta è risolvere con la diplomazia i conflitti che oggi vedono l’Europa sempre più impegnata in un bellicismo realizzato a spese nostre” dichiara l’avvocato e giornalista Dario Dongo, candidato dell’Emilia-Romagna nel collegio nord-est.

Ha vissuto a Ferrara per tre anni, quando era il responsabile degli affari legali delle società italiane dell’ex gruppo Ferruzzi (Eridania) e si occupa da oltre vent’anni di politiche agroalimentari.

“Quando Santoro mi ha chiesto dove volessi candidarmi ho risposto ‘Nord-Est’, perché il mio cuore è rimasto con i saccariferi in questa terra che amo tanto per la sua fertilità, per la sua componente rurale. Sono preoccupato nel vedere come questa agricoltura sia esposta al rischio delle speculazioni della grande finanza e non solo – afferma Dongo -. Io stesso ho avviato un’inchiesta chiamata ‘Vanghe Pulite’ in merito al sistema di potere, con innumerevoli conflitti d’interesse, di Coldiretti. Un sistema che si traduce in speculazioni e prepotenze a danno degli agricoltori, i quali non vengono rappresentati nella loro esigenza principale, cioè quella di produrre reddito”.

“Con Pace, terra, dignità – continua Dongo – ci opponiamo alla ricandidatura di Von der Leyen, che intende creare un commissario alla Difesa dell’Europa. Ci opponiamo a questa (il)logica bellicista e pretendiamo invece che venga costituito un nuovo commissario al welfare. Vogliamo ribadire che i soldi per gli armamenti vengono sottratti alla sanità pubblica, alla dignità delle nostre vite che si esprime attraverso un reddito e una pensione adeguata. Ci opponiamo, quindi, a questa politica che non ci porterà da nessuna parte se non all’eccidio di massa e alla sciagura”.

Il contributo di Dongo alle europee non verterà solo sul rifiuto delle politiche al riarmo, sulla creazione di un’agricoltura sana e senza un consumo scellerato di suolo. Da nove anni Dongo è sulla sedia a rotelle e, per questo, l’unico candidato italiano con disabilità con la quale ha conosciuto “una comunità di persone abituate a vivere e a subire la discriminazione”. In Europa intende portare le battaglie che, lui per primo, vive ogni giorno contro un’assistenza inadeguata e per città e spazi senza barriere architettoniche.

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