Lettere al Direttore
15 Aprile 2024

Scaramagli, sanità e propaganda

di Redazione | 3 min

Chiara Scaramagli, e non è la prima volta, difende l’opera di un sindaco, quello di Ferrara, ma ci vuole dire cosa ha fatto per la sanità? E del governo Meloni, che avrebbe stanziato oltre 134 miliardi per la spesa sanitaria nel 2024, segnando un record storico. Proprio così. I limiti della sanità avrebbero altre cause, magari regionali? Lo scrive nella replica del 12 aprile 2024. Posso di nuovo obiettare che la matematica non è una opinione. I numeri hanno la testa più dura delle opinioni. Lo stanziamento di bilancio è invece inadeguato, non copre nemmeno l’aumento dei costi di funzionamento, quelli determinati dall’inflazione, e dell’aumento dei costi del personale medico e sanitario. Questi sono i fatti.

Riporto dal Sole 24 Ore del 7 aprile. E’ vero che nel bilancio dello Stato nel 2024 sono stati messi 3 miliardi in più e nel prossimo se ne prevedono altri 4 miliardi. Ma i finanziamenti quest’anno si fermano al 6,27% del Pil, che diviene il livello in percentuale più basso dal 2007, perché non basta guardare ai numeri in assoluto, con lo stanziamento del 2024, dei 3 miliardi in più, la percentuale sul Pil è del 6,27% e quindi facendo calare dal 6,27 al non lontano, ma più sostanzioso 6,88% del 2022, e per raggiungere, l’importo stanziato appena due anni fa. Faccio notare che per raggiungerlo, occorrerebbero non 3, ma 9,2 miliardi nel 2024 e 9,4 miliardi nell’anno successivo. Siamo non alla crescita ma ad un sostanziale e grave calo.

Ma per completare il quadro delle necessità e per collocarci al livello degli standard dei Paesi più sviluppati della comunità dovremmo portare le nostre poste finanziarie almeno all’8% del Pil. Le cifra in tale prospettiva diventerebbe di dimensioni enormi. Di questo dovremmo essere consapevoli e diversamente impegnati. Il sistema è in crisi. Calano le nascite, aumentano le persone anziane da curare, le tecnologie sono di aiuto, ma comportano anche costi sempre maggiori.

Stanno protestando in tanti. Tutte le Regioni di qualsiasi colore siano governate. Il Ministro Fitto le avrebbe sottratto impegni assunti per investimenti in interventi ospedalieri e sanitari.

Hanno rivolto un appello diversi scienziati preoccupati per le sorti della sanità pubblica. Dal premio nobel Giorgio Parisi, al farmacologo Silvio Garattini, il presidente del Consiglio superiore della sanità Franco Locatelli, l’immunologo Alberto Mantovani. E’ sotto accusa il graduale e forte sottofinanziamento della sanità pubblica.

Molta gente che ha smesso di curarsi. Le accresciute diseguaglianze sociali e il doversi curare pagando. Medici italiani che dopo essere laureati scelgono di andare all’estero dove sono pagati meglio. La riduzione del ruolo della sanità pubblica, e la sua ulteriore privatizzazione, con il venire meno della funzione di gratuità e universalità. Di questi fatti deve esservi la consapevolezza di tutti, a partire da chi è ora al governo dell’Italia, che non può continuare a trastullarsi nella propaganda.

Giorgio Bottoni

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com