Accoltellamento di via Cavedone. Si procede per tentato omicidio
È stato arrestato in breve tempo l’uomo di 42 anni di nazionalità marocchina che sabato pomeriggio, attorno alle 15, ha accoltellato al collo un suo connazionale di 46 anni
È stato arrestato in breve tempo l’uomo di 42 anni di nazionalità marocchina che sabato pomeriggio, attorno alle 15, ha accoltellato al collo un suo connazionale di 46 anni
Diversi gli interventi nella giornata di sabato per il personale la Polizia di Stato di Ferrara che, all'interno di servizi straordinari di controllo del territorio, ha preso in carico alcune segnalazioni in città
Erano le 15.30 di ieri pomeriggio, sabato 30 novembre, quando alcuni passanti hanno notato un uomo ferito in via Cavedone che cercava da fuori di bloccare l'uscita di casa sua tirando la porta verso di sé. All'interno un amico con cui stava pranzando ma che, poco prima, lo avrebbe colpito al collo da dietro con un cutter
Tre auto sono rimaste coinvolte in un incidente in via Padova avvenuto poco prima delle 22 di ieri, sabato 30 novembre. Sono rimasti feriti i tre conducenti e trasportati all'ospedale di Cona anche se fortunatamente nessuno di loro in gravissime condizioni ma con traumi di media entità
I Vigili del Fuoco sono intervenuti per spegnere un incendio, divampato in un appartamento in angolo tra via Garibaldi e piazza Sacrati
La Corte di Cassazione ha dato ragione a una donna ferrarese che, dopo essersi separata, aveva chiesto al giudice tutelare di affidare l’ex marito nelle mani di un amministratore di sostegno dal momento che lui, uomo facoltoso e benestante, stava sperperando tutti i suoi averi con l’amante di nazionalità romena.
Dopo il divorzio, infatti, aveva iniziato a vivere una quotidianità tra lusso e godimenti, arrivando a spendere in poco tempo una cifra pari a 500mila euro.
La richiesta della donna aveva avuto accoglimento in primo grado, ma bocciata in appello. Poi però, il terzo grado di giudizio le ha dato ragione. Dilapidare in poco tempo le proprie fortune non è un illecito, dal momento che non esiste una legge o una norma che lo possa impedire. Lo è però quando uno stile di vita basato sulla “prodigalità” non permette più l’assolvimento agli obblighi familiari come l’assegno di mantenimento per l’ex moglie e gli eventuali figli, a maggior ragione se si rende necessario chiedere sussidi allo Stato.
Ed è proprio sul concetto di “prodigalità” che la Cassazione ha preso la sua decisione, definendola come un comportamento abituale caratterizzato da larghezza nello spendere, nel regalare o nel rischiare in maniera eccessiva ed esorbitante “rispetto alle proprie condizioni socio-economiche e al valore oggettivamente attribuibile al denaro, che configura autonoma causa di inabilitazione, indipendentemente da una sua derivazione da specifica malattia o comunque infermità”.
Di conseguenza, la Corte Suprema conclude spiegando che “se una persona è libera di disporre del proprio patrimonio, anche in misura larga e ampia, assottigliando ciò di cui legittimamente dispone, non può però ridursi nella condizione in cui, non solo non sia più in grado di assicurare i doveri di solidarietà già posti a suo carico (l’aiuto all’ex coniuge), ma finanche quelli in favore della propria persona, altrimenti costretta a far ricorso agli strumenti di aiuto pubblico da richiedersi a dispetto delle proprie capacità di vita dignitosa”.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com