Cronaca
11 Aprile 2024
La Corte d'Appello di Bologna ha confermato la condanna a due anni per Daniele Cesari. L'ex sindaca sui social ringrazia chi le è stato vicino in questi anni: "Mi avete sostenuto e dato fiducia"

Stalking contro Paron. L’ex compagno condannato anche in appello

di Davide Soattin | 2 min

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La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la condanna a 2 anni di reclusione – con sospensione condizionale – di Daniele Cesari, ex compagno di Barbara Paron, già sindaca di Vigarano Mainarda e presidente della Provincia di Ferrara, a cui l’uomo dovrà anche versare una somma pari a 5mila euro a titolo di provvisionale.

La sentenza di secondo grado è stata pronunciata ieri (10 aprile) e ha confermato quanto, lo scorso febbraio, la giudice Carlotta Franceschetti del tribunale di Ferrara aveva deciso in primo grado, accogliendo la richiesta di condanna formulata dalla pm Barbara Cavallo, titolare del fascicolo di indagine.

Al centro della vicenda giudiziaria c’erano finiti gli strascichi di quella che fu una relazione finita male, con la parte offesa, Barbara Paron, che aveva denunciato per stalking l’ex compagno per fatti relativi all’anno 2018, quando la relazione si era interrotta in modo definitivo.

Secondo l’ex prima cittadina, l’uomo, con una strategia di denigrazione personale e persecuzione, l’aveva distrutta psicologicamente e politicamente, fino a causare la ‘fine‘ della sua carriera quando Cesari denunciò l’episodio di corruzione per il quale Paron (assistita dall’avvocato Denis Lovison) è ancora sotto processo per una presunta mazzetta avuta quando era sindaca.

“Ringrazio tutti voi che in questi anni mi avete sostenuto e dato fiducia” ha scritto Barbara Paron sui social. “Per chi dubitava, oggi la Corte di Appello di Bologna ha confermato la condanna per stalking a carico del mio ex compagno. Un ringraziamento speciale all’avvocato Denis Lovison che in questi anni ha rappresentato, non solo un professionista competente e deontologicamente ineccepibile, ma anche un supporto umano ed emotivo nei tanti momenti di sconforto miei e dei miei familiari”.

Soddisfatto anche l’avvocato Denis Lovison, che commenta: “C’è soddisfazione, dal momento che la sentenza della Corte d’Appello ha confermato quello già deciso in primo grado. Non è più solo Paron a sostenere che questo soggetto fosse uno stalker ma due sentenze che oggi danno conto di questa circostanza. Penso che sia una sentenza importante e significativa anche perché, oltre alle offese di ogni genere, la denigrazione costante della mia assistita è stata condotta anche attraverso accuse del tutto infondate di ogni genere. Oggi abbiamo ridato un po’ di dignità a una persona che ne ha dovute sopportare di ogni. Oggi Barbara Paron non è più una persona che si inventa le cose ma a cui è stato riconosciuto di aver denunciato fatti provati in aule di tribunale”.

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