Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
Era stato querelato per diffamazione dall'azienda per la quale lavorava a Bondeno ma il Tribunale di Mantova lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato ritenendo la volontà di diffamare "palesemente assente"
Continua il problema dello spaccio in Gad e la conseguente opera di deterrenza delle forze dell'ordine. I carabinieri, transitando nei pressi del parchetto di via Porta Catena, nota un giovane che si avvicina a un uomo seduto su un muretto del parco.
La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la condanna a 2 anni di reclusione – con sospensione condizionale – di Daniele Cesari, ex compagno di Barbara Paron, già sindaca di Vigarano Mainarda e presidente della Provincia di Ferrara, a cui l’uomo dovrà anche versare una somma pari a 5mila euro a titolo di provvisionale.
La sentenza di secondo grado è stata pronunciata ieri (10 aprile) e ha confermato quanto, lo scorso febbraio, la giudice Carlotta Franceschetti del tribunale di Ferrara aveva deciso in primo grado, accogliendo la richiesta di condanna formulata dalla pm Barbara Cavallo, titolare del fascicolo di indagine.
Al centro della vicenda giudiziaria c’erano finiti gli strascichi di quella che fu una relazione finita male, con la parte offesa, Barbara Paron, che aveva denunciato per stalking l’ex compagno per fatti relativi all’anno 2018, quando la relazione si era interrotta in modo definitivo.
Secondo l’ex prima cittadina, l’uomo, con una strategia di denigrazione personale e persecuzione, l’aveva distrutta psicologicamente e politicamente, fino a causare la ‘fine‘ della sua carriera quando Cesari denunciò l’episodio di corruzione per il quale Paron (assistita dall’avvocato Denis Lovison) è ancora sotto processo per una presunta mazzetta avuta quando era sindaca.
“Ringrazio tutti voi che in questi anni mi avete sostenuto e dato fiducia” ha scritto Barbara Paron sui social. “Per chi dubitava, oggi la Corte di Appello di Bologna ha confermato la condanna per stalking a carico del mio ex compagno. Un ringraziamento speciale all’avvocato Denis Lovison che in questi anni ha rappresentato, non solo un professionista competente e deontologicamente ineccepibile, ma anche un supporto umano ed emotivo nei tanti momenti di sconforto miei e dei miei familiari”.
Soddisfatto anche l’avvocato Denis Lovison, che commenta: “C’è soddisfazione, dal momento che la sentenza della Corte d’Appello ha confermato quello già deciso in primo grado. Non è più solo Paron a sostenere che questo soggetto fosse uno stalker ma due sentenze che oggi danno conto di questa circostanza. Penso che sia una sentenza importante e significativa anche perché, oltre alle offese di ogni genere, la denigrazione costante della mia assistita è stata condotta anche attraverso accuse del tutto infondate di ogni genere. Oggi abbiamo ridato un po’ di dignità a una persona che ne ha dovute sopportare di ogni. Oggi Barbara Paron non è più una persona che si inventa le cose ma a cui è stato riconosciuto di aver denunciato fatti provati in aule di tribunale”.
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