Abbiamo dovuto in questi giorni riflettere a lungo insieme a diverse associazioni, che in tutta Italia si occupano da anni dei diritti degli anziani, per superare l’indignazione che ancora una volta riguarda i diritti degli anziani, ancora una volta non tenuti in alcuna considerazione soprattutto dalle istituzioni pubbliche che dovrebbero farli rispettare come previsto dalla Costituzione.
Non si può rimanere indifferenti dopo aver letto, soprattutto dalle documentate inchieste apparse sui giornali nazionali, l’estrema gravità di quanto successo alle Rsa Paradiso e Caterina di Ferrara durante la seconda e terza ondata di Covid-19.
La Giustizia dovrebbe garantire negli esposti presentati dai cittadini che tutti i diritti della collettività siano stati rispettati.
Ci domandiamo, dopo questa clamorosa richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero per le due Cra ferraresi, i diritti di chi sono stati tutelati? Certo non degli anziani non autosufficienti, deboli e indifesi, che sono stati contagiati e hanno perduto la vita in solitudine e sofferenza. Una vita interrotta la loro in modo violento, come il legame con i propri familiari e la collettività stessa.
Crediamo che tutto questo non sia un fatto che riguarda solo le famiglie a cui è capitato tanto dolore e ingiustizia, ma tutti i cittadini del Nostro Paese. Anche noi invecchieremo, è inevitabile e c’è sempre una contrappasso nella storia. Quale esempio di giustizia vogliamo dare soprattutto alle nuove generazioni? Certo non questa.
Crediamo che tutti dobbiamo farci parte responsabile e attiva dei nostri diritti e farli valere, paradossalmente anche verso la Legge che dovrebbe tutelarci. Finora siamo ancora in democrazia, diamoci da fare.
Con questo spirito che deve ritornare ad essere vivo soprattutto nelle nostre coscienze e nelle nostre volontà, auguriamo anche noi alla Cra Paradiso e Caterina il diritto ad un giusto ed equo processo, nel rispetto della verità e dei diritti umani e che sia un esempio di rinascita di civiltà di questo Paese.
ASSOCIAZIONE DIRITTI SENZA BARRIERE DI BOLOGNA