Politica
5 Aprile 2024
Il candidato sindaco: "La propaganda sta distruggendo la nostra città mentre la vera emergenza è quella demografica"

Coalizione Civica con Anselmo. “Un cambio di marcia per Ferrara”

di Pietro Perelli | 3 min

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Dopo l’esperienza del 2019 Coalizione Civica parteciperà anche a questa tornata elettorale sostenendo Fabio Anselmo con alcuni candidati che già avevano fatto parte della scorsa esperienza. Al fianco del candidato sindaco del centro sinistra ci sono persone che si erano impegnate già nella scorsa tornata elettorale come Irene Bregola, Guido Barbujani e, in collegamento, Federico Varese ma anche Leonardo Fiorentini, Arianna Poli e Adam Atik. Questi ultimi saranno i candidati, insieme a Gaia Ludergnani ospite della conferenza nel suo Scaccianuvole che porta il nome dall’omonimo album della Bandabardò, nella lista civica di Anselmo.

“Per me – inizia Anselmo – questo è un momento significativo” da cui vorrebbe partisse “qualcosa di rivoluzionario” che da Ferrara “possa avere effetti a livello nazionale”. Un cambio di marcia per il centro sinistra che vive in città dinamiche simili a quelle italiane dove la “sensibilità pubblica è violentata da una comunicazione ignorante, becera, semplicistica”. Una comunicazione che è stata capace di fare “breccia nelle paure” attraverso “la cultura dell’invasione e della difesa del territorio”. “La propaganda – dice – sta distruggendo la nostra città” mentre “la vera emergenza è quella demografica”.

Oggi, secondo Fabio Anselmo, c’è bisogno di inclusione “perché la popolazione attiva si sta riducendo” ma anche perché è attraverso il lavoro che si possono diminuire i fenomeni di criminalità. “Non possiamo – dice – prendercela con chi arriva nel nostro paese con mezzi di fortuna”, con chi non avendo la possibilità di lavoro “non può che delinquere”. Fondamentale quindi creare un modello integrativo che possa anche dare risposte alle carenze in ambito lavorativo lamentate anche dai corpi intermedi attraverso incontri con Anselmo. Parallelamente si deve restituire “la gioventù a questa città”. 

Parole che paiono in linea con quelle dei candidati e dei sostenitori come Guido Barbujani che sottolinea come ci sia “bisogno di risposte in grado di andare oltre alle cancellate”. E fondamentale risulta l’Università che ha vissuto una “crescita non accompagnata da un’aumento dell’offerta didattica e delle strutture disponibili” così Ferrara si ritrova “una grande massa di studenti non incoraggiata a partecipare alla vita cittadina”. Per Barbujani servono politiche lungimiranti, “il piccolo cabotaggio non è quello che ci serve in questo momento”.

“Lo sforzo di tutta la coalizione – dice brevemente Federico Varese – è quello di sostituire questa giunta che non è in grado di governare questa città”. Mentre Arianna Poli parla della necessità di “una decostruzione lungimirante” che non si fermi “a questi mesi di campagna elettorale ma guardi al futuro”. Serve “creare nuovi spazi di aggregazione e cultura” che possano essere “strumento di crescita e di critica”. I giovani tornano anche nel discorso di Adam Atik come tema “che in questo momento mi preme di più” dato che viviamo “un territorio che ti obbliga ad andare da altre parti” mentre invece vuole “un territorio nel quale poter investire la propria vita”. E per farlo serve chi, come Gaia Ludergnani, sceglie di impegnarsi perché pensa “che questa città possa tornare a essere comunità”.

Torna l’emergenza demografica anche nelle parole di Leonardo Fiorentini sebbene siano “tanti i sassolini nelle scarpe” che vuole togliersi partendo da “una giunta che ha amministrato a panem et circenses” arrivando a “depauperare le caratteristiche della città”. In primis Ferrara Arte divenuta “segreteria di un mostrificio” portando “mostre che hanno già girato in tutta Italia”. “Viviamo – prosegue – un’emergenza demografica terrificante” con “tremila residenti persi negli ultimi 5 anni, una peculiarità tutta ferrarese se andiamo a vedere le città vicine” ma “non è stato fatto nulla per invertire questa tendenza”.

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