Politica
4 Aprile 2024
Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centro sinistra a Ferrara, interviene sul tema della politica culturale e turistica cittadina e snocciola i dati delle grandi mostre organizzate dall'attuale Amministrazione

Palazzo Diamanti, visitatori dimezzati. Parlano i numeri

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Calcio e integrazione, binomio positivo per società e giovani

Domenico Bedin interviene suggerendo un argomento di discussione per l'iniziativa "Quarto Tempo" che si terrà in Fiera dal 23 al 25 ottobre. "Sono testimone in questi anni di inserimenti molto positivi sia per le società che per i giovani stessi. Un focus su questa realtà potrebbe aiutare ulteriormente a migliorare la situazione anche nella prospettiva più ampia dell'integrazione"

Rendine ad Anselmo: “È lui a svuotare il dibattito vero”

L'avvocato Fabio Anselmo, in un recente intervento in cui grossomodo viene affermato che la maggioranza svuota il dibattito e ridicolizza il dissenso, descrive una presunta strategia di manipolazione dell'opinione pubblica, in cui il dissenso verrebbe ridicolizzato attraverso commenti assurdi, sparate social e distorsioni mediatiche

Biometano Villanova. “Legge regionale bloccata da inadempienze del Governo”

"Dalle cronache giornalistiche relative al confronto tra il vicesindaco Alessandro Balboni e la comunità di Villanova, in merito alla centrale biometano, si evince che il vicesindaco ha richiamato la Regione sulla necessità di una normativa regionale che regoli questi impianti e più in generale le fonti energetiche rinnovabili"

Centrale biometano a Villanova, la lotta dei cittadini continua

Sandra Travagli, ex dipendente comunale oggi in pensione, è la rappresentante e il volto del comitato dei residenti di Villanova che da quattro anni si oppongono alla centrale biometano. E anche se il cantiere in via Ponte Assa ha preso avvio, non nasconde che ancora spera che qualcosa possa impedire all’impianto di entrare in funzione

Dal caso Guerzoni alla “manipolazione del dissenso”

"C’è una pratica subdola nella comunicazione politica: manipolare l’opinione pubblica sui social creando una falsa rappresentazione del dissenso". Una situazione denunciata dall'ex candidato sindaco di Ferrara Fabio Anselmo che prende come ultimo esempio ferrarese le perplessità alla nomina di Massimiliano Guerzoni alla presidenza di Acer

di Fabio Anselmo*

L’Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli se la prende con me sostenendo che non conosco la “differenza tra le proposte della cultura nobile e della cultura popolare”. In effetti non la conosco: la cultura di per sé rappresenta il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di una comunità, di qualsiasi tipo essa sia, e chi, come Gulinelli, fa una distinzione tra “cultura nobile” e “cultura popolare” dimostra di non averne capito il significato.

La differenza tra cultura detta “alta” e quella detta “bassa” è stata messa in soffitta da tempo e nessuno, tantomeno io, ha la puzza sotto il naso.

Al di là di queste precisazioni ci sono dei dati oggettivi di cui tener conto e che riguardano l’attrattività della nostra città.

1) Molte delle proposte culturali fatte da questa Amministrazione sono risultate di scarso richiamo: basti pensare alle Mostre di Palazzo Diamanti che hanno visto un deciso decremento di visitatori. Cito a titolo di esempio la Mostra dell’anno 2016 su “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie” (130 mila visitatori), che ha avuto più del doppio di visitatori della mostra più visitata di questa Amministrazione e la mostra del 2017 su l’Orlando Furioso (150 mila); le mostre di questa Amministrazione contano solo 70 mila visitatori sul Rinascimento, quella su Funi 18 mila.

2) Si registra un calo significativo del turismo internazionale, meno 25% sul 2019 (fonte: Regione Emilia-Romagna), mentre – dopo il Covid – tutte le città, e tra queste anche quelle vicine, come ad esempio Modena, hanno avuto un forte incremento di visitatori.

La pianificazione culturale, che deve coinvolgere prima di tutto lo straordinario patrimonio costituito dalle Associazioni culturali di Ferrara e del territorio, così come quella turistica, si fa partendo dai dati oggettivi e non sulla base di riflessioni estemporanee.

L’Assessore Gulinelli afferma che secondo me “feste e concerti non creano lavoro vero, non fanno economia”. Quale economia avrebbero creato feste e concerti organizzati da questa Amministrazione? Purtroppo nelle vie del Centro si vedono sempre più esercizi commerciali chiusi che certamente non avrebbero abbassato la saracinesca se effettivamente si fossero create vere opportunità.

Se si vuole veramente – e non solo a parole – creare lavoro e opportunità dal punto di vista economico con la Cultura e con il Turismo, occorre in primo luogo avere le idee chiare. Ad esempio, come direbbe un qualsiasi esperto del settore, il turista internazionale e chi visita eventi e mostre ha una maggiore propensione di spesa e spesso sceglie di pernottare in città rispetto a chi viene a Ferrara per un concerto. Quest’ultimo tipo di turismo “mordi e fuggi” ha scarso impatto economico. Di gran lunga più importante, e andrebbe meglio coltivata, è la presenza delle studentesse e degli studenti universitari, grazie al forte incremento in termini di iscrizioni dell’Università di Ferrara: non pare che questa Amministrazione, nonostante un Assessorato all’Università, abbia fatto molto per valorizzare l’Ateneo e per essere più accogliente nei riguardi del corpo studentesco che rappresenta una presenza vitale e che vorremmo scegliesse la nostra città per viverci.

C’è poi un passaggio dell’Assessore Gulinelli che mi ha incuriosito e che cito testualmente: “Conoscono – rivolto a un non meglio identificato “loro”, che supponiamo si riferisca a “noi”- la differenza tra produrre cultura, con la collaborazione delle tante associazioni ferraresi e di fama internazionale, o acquistare “pacchetti” ideati da altri? Questa differenza “noi” la conosciamo, ma forse non la conosce l’Assessore, dal momento che la mostra su Escher di Palazzo Diamanti è appunto un “pacchetto” ideato da altri, tanto che si tratta di una mostra itinerante, che è già passata per Roma, Firenze, Genova, Trieste, Napoli, Catania, Milano e altre città.

Un tempo le mostre di Palazzo Diamanti facevano scuola e rappresentavano veri e propri eventi di livello internazionale, che richiamavano grande pubblico che coglieva l’occasione per visitare le tante meraviglie della nostra città. Ora non più. Numeri e prospettive sulle quali chiamo ancora una volta al confronto il sindaco Alan Fabbri: un incontro pubblico, che esca dalle pagine dei social, davanti alla cittadinanza.

* Candidato sindaco del centro sinistra a Ferrara

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com