26 marzo 2024, ore 8:45 autobus n. 6/ dall’ospedale di Cona verso il centro città.
Salito a bordo, un signore ipovedente mi domanda aiuto per timbrare il biglietto cartaceo. Arrivati in zona S. Giorgio, salgono i controllori e inizia una discussione proprio con quel passeggero perché il biglietto non sarebbe stato timbrato nel verso corretto. Spiega di avere problemi di vista nonché di essere stato aiutato da me, che intervengo confermando il tutto; probabilmente il problema era dovuto all’obliteratrice. A questo punto, si fosse trattato di operatori con una basica comprensione del caso la questione si sarebbe risolta senza andare oltre; e invece vedo che il signore, che nel frattempo ha perso pure la sua fermata, viene fatto scendere probabilmente per una contestazione. Una scena davvero pietosa davanti a una persona in evidente buona fede, e che nella difficoltà si è trovato di fronte un incredibile accanimento, peraltro richiedendo per la sua innocua pericolosità l’intervento di ben tre controllori. L’indifeso e gli indifendibili.
Purtroppo una scena analoga vista qualche anno fa sul treno TPER tra Casalecchio di Reno e Bologna.
Mi auguro che TPER cambi approccio.
Tommaso Trombetta