Politica
24 Marzo 2024
Numero di studenti in continua crescita, mancanze di aule, aule studio e spazi dove ci si possa scaldare un pasto. Sono molte le criticità sollevate e per le quali chiedono risposte

Ferrara 2044. Universitari al cinema perché non ci sono aule

di Redazione | 3 min

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“Cinema, padiglioni fiera, camere da letto, cucine, sale soggiorno. No, non è una rubrica di un programma televisivo, bensì i luoghi dove cerchiamo di formare i nostri ragazzi e ragazze per il loro futuro, i luoghi di lezione e apprendimento dell’Università di Ferrara”. Inizia con queste parole la riflessione delle ragazze e dei ragazzi di Ferrara 2044 sull’ateneo cittadino. Un “argomento spinoso per la nostra Città sotto tanti punti di vista e oggi più che mai lanciano grido di ascolto e aiuto, prima che la situazione diventi completamente insostenibile”.

“Il 31 dicembre 2022 l’Università di Ferrara contava 26.474 studenti contro i 18mila del 2018. In questi anni nonostante il numero in aumento degli studenti per l’aperture di diversi corsi, le aule per le lezioni, le sale studio, i servizi per il benessere degli studenti sono rimasti pressoché gli stessi”. Attenzione quindi perché “senza reali investimenti e visione per il futuro l’Università di Ferrara è destinata ad implodere”.

“Le cose che non funzionano e non vanno sono tante, l’elenco potrebbe essere più lungo di una lista della spesa”. Ciò che però pare destare le maggiori “sofferenze” nelle studentesse e negli studenti sta  “nei luoghi dove si apprende e si studia”. Non è quindi “più accettabile e sostenibile fare lezioni nei cinema e nei padiglioni della fiera” perché “al cinema si va per vedere un film e in fiera per mercanteggiare. Le lezioni devono essere fatte nelle aule universitarie”. Utile in questo senso potrebbe essere la riqualificazione di “edifici abbandonati per creare aule per le lezioni che siano pubbliche”. Fondamentale, sempre nell’ottica di offrire un migliore servizio agli studenti l’aumentare “il numero de docenti, ricercatori e dottorandi” per avere l’opportunità di avere un rapporto docenti studente inferiore oltre che “aumentare gli appelli”.

Molti iscritti a Unife fanno anche notare che “nei corsi ad alta numerosità, non è possibile assistere alle lezioni, fare laboratori e formarsi in modo degno”. Il numero di iscritti a Unife drasticamente aumentato influisce anche sulla possibilità di usufruire delle “aule studio che chiudono troppo presto”. Sarebbe utile “tenerle aperte almeno fino alle 22” oltre ad “aumentare il loro numero nel medio e lungo termine” arrivando a “tenerle aperte h24”. Così come per le aule, anche in questo caso potrebbe essere utile la riqualificazione di edifici abbandonati o dismessi per realizzare “sale studio pubbliche”.

La mancanza di “aule polifunzionali e autogestite, dove gli studenti hanno la possibilità di fare attività non strettamente connesse allo studio, esempio scaldarsi un pranzo e mangiare” rientra nella richieste per cercare di costruire una città più a misura di studente. Studenti che vorrebbero un comune più attento alle loro necessità e per questo potrebbe essere utile creare un tavolo “per l’ascolto, il confronto con le associazioni studentesche al fine di trovare insieme le soluzioni alle problematiche”.

“Ecco – conclude il gruppo Ferrara 2044 – vorremo dare voce a tutte queste richieste lecite, di ragazzi e ragazze che sono iscritti all’Università di Ferrara, che sono qui tra mille sacrifici, loro e delle loro famiglie, che pagano le rette universitarie per andare a seguire lezioni al cinema o in fiera. Crediamo che possano avere di meglio, crediamo che le loro richieste debbano essere ascoltate, meditate e risolte”.

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