Inizia con un applauso l’ultimo libro di Alessandro Zan. È l’applauso osceno e devastante di senatori e senatrici della destra a seguito dell’affossamento della legge Zan, una legge che si proponeva di punire con maggiore severità chi avesse compiuto atti di violenza e discriminazione nei confronti di persone omosessuali, bisessuali e transessuali, ma anche nei confronti di donne e persone disabili, allargando a queste categorie sociali ciò che è già previsto dalla legge Mancino per violenza e discriminazione per motivi razziali, etnici o religiosi. L’applauso beffardo di un Senato esultante per aver ancora una volta colpito una fascia di persone particolarmente esposte a soprusi non si distanzia dalla discussione sul disegno di legge avvenuta, un anno prima in Consiglio Comunale a Ferrara, dove l’attuale giunta e maggioranza di destra dette prova di tutta la propria profonda e convinta omofobia raggiungendo vette inarrivabili di ignoranza e di malafede, intollerabili per un’aula consiliare. L’ordine del giorno presentato dal PD in appoggio alla legge Zan fu bocciato, con l’eccezione della consigliera Paola Peruffo, e questo dice molte cose del pensiero politico che guida chi siede, tutt’ora, in Consiglio Comunale.
La lotta per i diritti e l’uguaglianza di tutti gli individui è scivolata all’ultimissimo posto dell’agenda del governo Meloni, che, al contrario, si premura di promuovere leggi e regolamenti che ci fanno fare pericolosi passi indietro. Nel libro di Alessandro Zan non c’è spazio per amarezza o disillusione, è un libro che dà nuovo slancio alle tantissime persone, che pur vivendo in un’Italia, e in un’Europa, dove le tendenze reazionarie sembrano prendere sempre più piede, non rinunciano a portare avanti battaglie di emancipazione, reclamando il proprio spazio e il proprio diritto, non solo ad esistere, ad ottenere uguaglianza e pari dignità, ma tese a costruire un robusto argine di diritti per ostacolare le politiche dell’intolleranza.
Alessandro Zan, nel suo ruolo di deputato, ha fatto parte nelle scorse settimane di un gruppo di parlamentari, associazioni e giornalisti che si sono recati al valico di Rafah per conoscere da vicino la situazione della popolazione di Gaza. Di questo e di molto altro si parlerà sabato 23 marzo alle 17:30 alla libreria Libraccio, assieme all’autore e all’europarlamentare Alessandra Moretti, io darò il mio piccolo contributo moderando l’incontro.