Sono ormai diverse le notizie di cronaca attraverso le quali molti cittadini lanciano il proprio grido dall’arme rispetto ai furti subiti. Inizialmente sono stati gli abitanti delle frazioni (Aguscello e Malboprghetto) poi diverse segnalazioni sono arrivate anche in centro da attività commerciali. Ultima in ordine di tempo la caffetteria all’angolo tra viale Cavour e corso Isonzo.
Nell’ultima settimana però sono state almeno due le attività a subire effrazioni, fortunatamente senza ricevere danni economici eccessivi. Stiamo parlando del ristornate Shanghai all’inizio di via Otello Putinati e di Hangar Birrerie all’interno del Consorzio Factory Grisù in via Poledrelli 21.
Nel primo caso l’effrazione è stata duplice, la prima intorno alle 16 di lunedì scorso quando è scattato l’allarme e i titolari, che vivono sopra il ristorante, sono corsi a verificare trovando indizi dell’entrata di una persona. Dopo due ore l’allarme è nuovamente scattato e anche in questo i proprietari sono scesi di corsa non trovando però nessuno. La polizia, chiamata, è arrivata in pochissimo tempo. In entrambi i casi la cassa è stata trovata aperta ma al suo interno non era stato lasciato nulla per cui non vi era nulla da rubare. Unica cosa che è stata presa è il barattolo della mance.
A Grisù invece ormai i ladri paiono essere di casa considerando che i furti sono stati 5 nell’ultimo anno mentre le effrazioni sette. In tre casi hanno riguardato Hangar Birrerie mentre in altri due sono state coinvolte altre aziende. Un fenomeno che pare in ascesa considerando che andando indietro nel tempo l’attuale presidente del Consorzio, Alessandro Canella, ricorda solo un altro episodio risalente a prima della pandemia.
Ad Hangar l’ultimo furto è avvenuto venerdì scorso durante la notte, probabilmente poco dopo la fine del servizio. Sono state sottratte le mance e pochi euro dalla cassa oltre al danno alla porta. In settembre invece era un sabato pomeriggio, poco prima di una partita della Spal quando si erano intrufolati ed erano riusciti a sottrarre i tablet con i quali venivano prese le ordinazioni. Il primo invece fu in agosto, fortunatamente sempre causando danni non eccessivamente ingenti.
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