Cronaca
15 Marzo 2024
Il tribunale ha riconosciuto un vizio totale di mente, emanando di conseguenza una sentenza di proscioglimento

Violentò tre donne in due giorni. Non si ricorda ma si scusa

di Redazione | 2 min

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Violentò tre donne in due giorni. E una quarta la costrinse in casa di lei a subire violenze e percosse per cinque volte in tre giorni. Davanti al giudice chiede scusa alle vittime, anche se dice di non ricordare nulla.

Lo stupratore seriale è un uomo di 31 anni che si era reso protagonista di una serie di violenze sessuali tra settembre e novembre del 2021 in un paese della provincia.

L’escalation comincia il 22 settembre, quando mentre è in bicicletta si avvicina e palpeggia una donna che stava facendo jogging. Il giorno dopo è diversa la vittima, che questa volta si stava recando al lavoro, ma identica la modalità per avvicinarsi alla donna. In questo caso l’aggressione avviene di notte. Lo stesso giorno è in bici completamente nudo e violenta una terza persona.

Tra il 4 e il 7 novembre 2021 approfitta dell’ospitalità di una famiglia per violentare cinque volte in tre giorni la figlia del padrone di casa. Qui si aggiunge anche il reato di violenza privata perché, sostituendo la serratura, impedisce al padre della vittima di entrare in casa.

L’uomo – difeso dall’avvocato Alessandro Misiani – ieri, giovedì 14 marzo, era presente in udienza preliminare, accompagnato da un operatore della casa protetta presso la quale è stato destinato dal tribunale. L’imputato ha reso dichiarazioni spontanee, affermando di non ricordare nulla di quanto successo, essendo la sua memoria obnubilata dagli attacchi psicotici di cui, secondo la consulenza della procura, soffre. L’uomo ha comunque chiesto scusa alle vittime.

Il tribunale ha riconosciuto il vizio totale di mente, emanando di conseguenza una sentenza di proscioglimento.

Il giudice ha comunque tenuto conto della pericolosità sociale dell’uomo e ne ha disposto il trasferimento presso un centro di cura e custodia per almeno otto anni. Nel corso della misura verrà valutata nuovamente la pericolosità sociale.

Delle cinque persone offese solo due si sono costituite parte civile attraverso le avvocate Sara Bruno e Beatrice Capri.

La difesa ha optato per il rito abbreviato, condizionato all’acquisizione e ascolto

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