È un inverno da record in Emilia Romagna ma non si tratta di record positivi. “Come in altre regioni d’Italia e d’Europa – fa sapere Arpae -, l’inverno meteorologico 2024, che copre il periodo da dicembre 2023 a febbraio 2024, è stato il più caldo dal 1961”.
E il 1961 non è considerato come indicatore di un anno in cui le temperature sono state superiori ma come primo anno di monitoraggio del progetto dataset climatico Eraclito61, gestito dall’Osservatorio Clima di Arpae Emilia-Romagna. “Nel trimestre appena passato – specifica la relazione dell’ente -, tutte le variabili termiche hanno superato i valori massimi storici, con temperature medie, massime e minime mai registrate nella stagione invernale nel periodo di disponibilità dei dati”.
Durante questa stagione invernale le temperature massime hanno registrato “un valore medio stagionale di 10,7 °C, superiore al clima recente di +3,1 °C e record della serie dal 1961”. Mentre le temperature minime hanno “uno scostamento leggermente inferiore, ma comunque elevato, con media di 2,5 °C rispetto ai 0,2 °C attesi”.
E se la stagione è da considerarsi da record i mesi di dicembre e febbraio sono quelli che maggiormente hanno inciso. “A dicembre – fasapere Arpae – spicca il dato delle temperature massime, superiori al clima di +3,3 °C. Gennaio è stato il mese che meno si è discostato dalla norma, ma con un’anomalia media comunque molto elevata (+1,4 °C), dovuta principalmente alle temperature massime. Febbraio è il mese più eccezionale, con anomalie superiori a +4 °C per temperature medie, massime e minime”.